Appalti – Nuovo Regolamento? art. 216 Dlgs. 50/2016 (2)

Appalti – REGOLAMENTO UNICO  – Soft Law e riforma Codice appalti
“Sblocca cantieri” – DL 32/2019 vigente al 19.4.2019
art. 216 comma 27 octies Dlgs. 50/2016
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Ritorno al passato?
La “soft law” ovvero “quell’agire che proprio legislativo non è”; soft law voluta e introdotta dalla L. 11/2016 e che attribuisce all’ANAC il potere di indicare Linee Guida, subisce un arresto.
Il DL. 32/2019 inserisce l’art. art. 216, comma 27-octies, del d.lgs. n. 50/2016che dispone, che entro 180 giorni (entro 19.10.2019) debba essere adottato un REGOLAMENTO UNICO di esecuzione ed attuazione del codice appalti. La memoria corre al vecchio DPR 207/2010 attuativo del Dlgs. 163/2006 peraltro richiamato espressamente nella sua attuale vigenza proprio dai commi 4,05,8 e seguenti dell’art. 216 oggi modificato. DPR 207/2010 ancora ad oggi applicabile nelle parti richiamate.
Il Legislatore evoca nuovo regolamento,...continua lettura art. 216 Dlgs. 50/2016 e schema nuovo art. 216 Codice appalti DL 32.19

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Appalti: avvalimento e certificazioni ambientali

Appalti: Avvalimento e certificazioni anche ambientali
EMAS, ISO 14001, ISO 9001, OHSAS 18001…
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 1.3.2019


La questione dell’avvalimento delle certificazioni non è stata pacifica ed anzi costituisce buon esempio della spaccatura tra decisioni (sentenze) della magistratura e pareri precontenziosi[1]dell’Anac (art. 211 Codice appalti); poteri e posizioni a volte discordi tra loro e forieri di confusione applicativa. L’avvalimento delle certificazioni anche ambientali è ammesso purchè risulti da chiaro testo contrattuale l’effettivo affidamento tra impresa ausiliaria e ausiliata (cfr. art. 89 Codice appalti).
Avvalimento
L’articolo 89 del Codice dei contratti pubblici (Dlgs. 50/2016) , disciplina  l’istituto dell’avvalimento che permette all’operatore economico di avvalersi della capacità, dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico e professionale, di altri soggetti, per partecipare ad una procedura di gara.
Non sono oggetto di avvalimento i requisiti di ordine generale e quelli d’idoneità professionale. L’art. 89 Dlgs. 50/2016 esclude espressamente l’avvalimento della iscrizione all’albo dei gestori ambientali.
L’anno 2017 si distingue per avere precisato, a mezzo di sentenze … continua lettura avvalimento e certificazioni 
[1]Soft law – il parere di precontenzioso vincolante è impugnabile avanti alla Giustizia Amministrativa

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ANAC: operativo portale segnalazione illeciti

Whistleblowing: segnalazioni anonime dei dipendenti pubblici
ANAC operativa piattaforma per la segnalazione anonima
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Si riporta il comunicato del presidente ANAC pubblicato sul sito ANAC:

“Comunicato del Presidente del 6  febbraio 2018

Segnalazioni  di illeciti presentate dal dipendente pubblico (c.d. Whistleblower)
L’Autorità comunica che a partire dall’  8 febbraio 2018 sarà operativa l’applicazione informatica Whistleblower per l’acquisizione e la gestione, nel rispetto delle  garanzie di riservatezza previste dalla normativa vigente, delle segnalazioni  di illeciti da parte dei pubblici dipendenti come definiti dalla nuova versione  dell’art. 54 bis del d.lgs.165/2001. Al fine, quindi, di garantire la tutela  della riservatezza in sede di acquisizione della segnalazione, l’identità del  segnalante verrà segregata e lo stesso, grazie all’utilizzo di un codice  identificativo univoco generato dal sistema, potrà “dialogare” con l’ANAC in  maniera spersonalizzata tramite la piattaforma informatica.
Quanto sopra per evidenziare che a  partire dalla entrata in esercizio del suddetto portale, potrà essere garantita  la massima riservatezza esclusivamente alle segnalazioni pervenute tramite il descritto  sistema. Conseguentemente si consiglia, per le segnalazioni inoltrate a partire  dall’entrata in vigore della legge n. 179/2017 tramite ogni altro canale  (telefono, posta elettronica, certificata e non, protocollo generale), di  inviarle nuovamente utilizzando solo e unicamente la piattaforma ANAC.”

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Appalti: Linee Guida n. 7 – affidamenti diretti

Appalti e linee Guida Anac n. 7
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicate in Gazzetta Ufficiale del 14.3.2017 le Linee guida n. 7, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Linee guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie societa’ in house previsto dall’art. 192 del decreto legislativo 50/2016». (Delibera n. 235).
Leggi Linee guida 7 anac
 

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Accesso civico: Enti obbligati

Quali Enti sono obbligati al rispetto delle norme sull’accesso civico?
Linee Guida ANAC – Delibera ANAC 28.12.2016 – Freedom of Information Act (FOIA)
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il punto 4 delle linee Guida dell’ANAC offre elenco dei soggetti tenuti al rispetto dell’accesso civico generalizzato o semplice ovvero ad attivarsi in caso di richiesta di “chiunque” proponga istanza anche senza motivare e senza essere titolare di interessi.
L’ANAC elenca gli enti tenuti ad attivarsi:
1) pubbliche amministrazioni (art. 2-bis, comma 1); ivi comprese le autorita’ portuali, nonché’ …. continua lettura articolo – accesso civico

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Linee Guida ANAC: accesso civico "generalizzato"

Accesso civico generalizzato: Linee Guida ANAC
Delibera ANAC 28.12.2016 – Freedom of Information Act (FOIA)
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Continua l’attività di scrittura di “Linee Guida” dell’ANAC.
Con Delibera del 28.12.2016 l’ANAC precisa le differenze tra accesso civico semplice, generalizzato e documentale segnalando le opportune differenze tra il Dlgs. 33/2012 come riformato dal Dlgs. 97/2016 e l’accesso documentale di cui alla L. 241/90 art. 22 ss..
La novità assoluta risiede nel fatto che il “diritto   all’informazione è generalizzato e la regola generale è la trasparenza mentre la riservatezza e il segreto sono eccezioni.
L’accesso generalizzato e semplice sarebbe …..continua lettura articolo e schema – accesso civico

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Poteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016

ANAC Poteri: Legge n. 11/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ utile segnalare l’ambito dei poteri dell’Anac indicati proprio dalla Legge 11/2016; legge che prelude al riordino di tutta la normativa appalti.
La Legge ha attribuito Delega al Governo “per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti

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ANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016

Anac: Potere e Appalti;
Delibera Anac 157/2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E già da tempo che si segnala l’attività dell’ANAC oltre la legge  e si evidenzia il potere non ben legittimato di imporre in contrasto con la legge e con la Giurispurudenza.
Ultimo esempio si rinviene proprio nella Determina 157/2016 in materia di contratti pubblici; settore quest’ultimo di particolare interesse per l’ANAC in quanto foriero di comportamenti corruttivi.
L’art. 3 della nuova deliberazione prevede l’acquisizione del PASSOE anche per l’impresa subappaltatrice, presuppone dunque l’obbligatorietà dell’indicazione del subappaltatore già nella fase dell’offerta da parte dell’impresa concorrente sprovvista della qualificazione in una o più categorie scorporabili (cioè, a fronte di un c.d.subappalto necessario o qualificante).
Vero è che l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la decisione 2.11.2015, n. 9 ha indicato che “l’indicazione del nome del subappaltatore non è obbligatoria all’atto dell’offerta, neanche nei casi in cui, ai fini dell’esecuzione delle lavorazioni relative a categorie scorporabili a qualificazione necessaria, risulta indispensabile il loro subappalto a un’impresa provvista delle relative qualificazioni”.
“La disposizione dell’ Anac  si pone in contrasto con il principio di diritto espresso dal Consiglio di Stato ai sensi dell’art. 99 del c.p.a. (“l’indicazione del nominativo del subappaltatore già in sede di presentazione dell’offerta non è obbligatoria”).
Sembra, dunque, illegittima la previsione contenuta nella deliberazione n. 157/2016 che fa obbligo all’impresa concorrente di acquisire ed inserire nella busta con la documentazione amministrativa il PASSOE relativo all’impresa subappaltatrice, in quanto ciò implica che il concorrente che intende subappaltare opere per le quali non possiede i requisiti di qualificazione debba necessariamente indicare – già al momento della partecipazione alla gara – la ditta subappaltatrice, inserendo la documentazione sulla qualificazione di quest’ultima nella banca dati di cui all’art. 62 bis del CAD, in tal modo attraendo – alla stregua dell’avvalimento – il rapporto tra concorrente e subappaltatore nella fase della gara, anziché in quella dell’esecuzione dell’appalto.
In buona sostanza, la posizione dell’Anac – che si sostanzia nell’obbligo di indicare il nominativo del subappaltatore all’atto dell’offerta- si risolve in una sorta di eterointegrazione di tutti i bandi, mediante quella che l’Adunanza Plenaria ha definito “l’inammissibile inserzione automatica nella lex specialis di un obbligo non previsto da alcuna disposizione normativa cogente pretermessa nell’avviso (da valersi quale unica condizione legittimante della sua eterointegrazione)(tratto da www.lexitalia.it, n. 3/2016 del 2.3.2016 Vito Antonio Bonanno)
Delibera Anac 157/2016

adminANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016
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ANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015

ANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015
Pubblicazione materiale Corso, Venezia, 2 e 10 dicembre 2015
a cura Studio Legale Ambiente


Si pubblica il materiale utilizzato per il Corso “anticorruzione” tenuto a Venezia.
Possono accedere al materiale solo coloro che hanno partecipato al corso muniti di password.
Il Corso ha svolto i seguenti temi

  • le novità inserite dalla L. 69/2015 al codice penale e alla L. 190/2012;
  • le figure criminose della concussione e della induzione indebita di cui agli articoli 317 e 319quater c.p.;
  • le novità contenute nella determina 12/2015 dell’ANAC

accedi materiale relativo :Corruzione L. 69/2015 2 e 10 dicembre 2015 
accedi materiale relativo : PNA ANAC determina n. 12.2015 

adminANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015
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Corruzione -ANAC: determina 12/2015

Aggiornamento del PNA: determina n. 12/2015
Gazzetta uff. del 16.11.2015
segnalazione a cura Studio legale Ambiente


La determinazione n. 12/2015 aggiorna il Piano Nazionale anticorruzione.
La lettura del testo porta in luce alcune precisazioni.
Sul rapporto tra il Piano anticorruzione e il Dlgs. 231/2001 ovvero alla responsabilità amministrativa degli enti, l’ANAC precisa:
“…Le difficolta’ incontrate dalle pubbliche amministrazioni dovute alla sostanziale novita’ e complessita’ della normativa. La tecnica dell’introduzione di misure organizzative per la prevenzione della corruzione e’ stata prevista, per soggetti di natura privatistica, con il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. La legge 190/2012, pur ispirandosi al citato decreto, implica un’attivita’ piu’ vasta e impegnativa, di autoanalisi organizzativa e di individuazione di misure preventive relative potenzialmente a tutti i settori di attivita’. Cio’ in rapporto a fenomeni corruttivi che non riguardano il solo compimento di reati, ma toccano l’adozione di comportamenti e atti contrari, piu’ in generale, al principio di imparzialita’ cui sono tenuti tutte le p.a. e i soggetti che svolgono attivita’ di pubblico interesse…”
L’ANAC interviene soprattutto in materia di appalti e contratti pubblici a seguito anche delle modifiche apportate alla L. 190/2012 dalla L. 69/2015.
Ed invero gli appalti costituiscono ambito di elevato rischio correttivo.
L’ANAC analizza infatti l’area di rischio e individua i rischi potenziali e le misure di prevenzione. Ricorda l’importanza della completa mappatura dei processi.
Vai alla lettura della determinazione ANAC 12/2015

adminCorruzione -ANAC: determina 12/2015
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Anticorruzione: ANAC e APPALTI

Intensificati i controlli sugli appalti: DDL Anticorruzione
Anticorruzione: ANAC e APPALTI
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ in attesa di pubblicazione anche il DDL “Anticorruzione” ormai approvato definitivamente.
Il Disegno di legge si occupa dei delitti contro la pubblica amministrazione, associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio nonché delle relative norma di attuazione della L. n. 190/2012.
Vengono introdotte:

**Assistenza Redazione Modello 231 e Piani Anticorruzione
adminAnticorruzione: ANAC e APPALTI
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ANAC: gare pubbliche e concordato preventivo

 
ANAC: Gare pubbliche e concordato preventivo
Chi è in concordato preventivo può partecipare alle gare pubbliche?
segnalazione a cura di Studio legale Ambiente


L’ AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE ha pubblicato la DETERMINA n. 5 dell’ 8 aprile 2015 relativa agli “Effetti della domanda di concordato preventivo ex art. 161, comma 6, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 e ss.mm.ii. (c.d. concordato “in bianco”) sulla disciplina degli appalti pubblici.
L’ANAC precisa ed interpreta il legame tra le procedure concorsuali e l’ammissione alle gare pubbliche a seguito della modifica dell’articolo 38 comma 1 lett. a) Codice appalti e dell’art. 186bis della legge fallimentare.
Ricordiamo ciò che recita l’art. 38 citato
Sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento
delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi, ne’
possono essere affidatari di subappalti, e non possono stipulare i
relativi contratti i soggetti:
a) che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta,
di concordato preventivo,salvo il caso di cui all’articolo 186-bis
del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, o nei cui riguardi sia in
corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni….
e parte dell’art. 186bis L.fall. recita:
 
…L’ammissione al concordato preventivo non impedisce la partecipazione a procedure di assegnazione di contratti pubblici, quando l’impresa presenta in gara:
 
a) una relazione di un professionista in possesso dei requisiti di cui all’articolo 67, terzo comma, lettera d), che attesta la conformità al piano e la ragionevole capacità di adempimento del contratto;
 
b) la dichiarazione di altro operatore in possesso dei requisiti di carattere generale, di capacità finanziaria, tecnica, economica nonché di certificazione, richiesti per l’affidamento dell’appalto, il quale si è impegnato nei confronti del concorrente e della stazione appaltante a mettere a disposizione, per la durata del contratto, le risorse necessarie all’esecuzione dell’appalto e a subentrare all’impresa ausiliata nel caso in cui questa fallisca nel corso della gara ovvero dopo la stipulazione del contratto, ovvero non sia per qualsiasi ragione più in grado di dare regolare esecuzione all’appalto. Si applica l’articolo 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
 
Fermo quanto previsto dal comma precedente, l’impresa in concordato può concorrere anche riunita in raggruppamento temporaneo di imprese, purché non rivesta la qualità di mandataria e sempre che le altre imprese aderenti al raggruppamento non siano assoggettate ad una procedura concorsuale. In tal caso la dichiarazione di cui al quarto comma, lettera b), può provenire anche da un operatore facente parte del raggruppamento.
 
Se nel corso di una procedura iniziata ai sensi del presente articolo l’esercizio dell’attività d’impresa cessa o risulta manifestamente dannoso per i creditori, il tribunale provvede ai sensi dell’articolo 173. Resta salva la facoltà del debitore di modificare la proposta di concordato.
leggi determina ANAC

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ANAC: chi applica le sanzioni?

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE: SANZIONI
DELIBERA 21 gennaio 2015
Individuazione dell’autorita’ amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni relative alla violazione di specifici
obblighi di trasparenza (art. 47 del decreto legislativo 33/2013).
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 5.2.2015 la Delibera ANAC che si occupa di individuare l’organo competente ad irrogare sanzioni amministrative previste dal Dlgs. 33/2013.
Il richiamo alla L. 689/81 ha posto dei problemi di adattamento alla peculiarità e novità del Dlgs. 33/2013; peculiarità che L’ ANAC tenta di risolvere in modo …altrettanto particolare.
Si rinvia alla lettura del provvedimento ….continua lettura ANAC 21.1.2015

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ANAC e contenzioso Appalti Pubblici

ANAC: deflazione del contenzioso amministrativo in materia di appalti pubblici
 Determina dell’8 gennaio 2015: Criteri interpretativi
 A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 28.1.2015 la Determina dell’ANAC – Criteri interpretativi in ordine alle disposizioni dell’art. 38, comma 2-bis e dell’art. 46, comma 1-ter del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in materia di codice degli appalti – che pone i criteri interpretativi sorti dalla modifica degli artt. 46 e 38 del Codice Appalti.
La Determina riporta con chiarezza, nelle premesse, l’intento di chiarire la portata degli articoli 38 e 46 del Codice appalti e la finalità di precisare il significato dei termini, mancanza, incompletezza ed irregolarità delle dichiarazioni rese in sede di gara al fine di ridurre il contenzioso amministrativo.
Si parla infatti di “soccorso istruttorio”….continua lettura articolo  “DETERMINA ANAC
   Leggi determina ANAC 8.1.2015 documento 
 

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Repressione corruzione e illegalità nella P.A. – Corso

Repressione della Corruzione e dell’ illegalità nella P.A.
Corso “Anticorruzione” – Venezia
Docenza tenuta da avv. Cinzia Silvestri


 
Le diapositive pubblicate sono accessibili solo dai partecipanti al corso di formazione previsto dalla L. n. 190/2012 (legge anticorruzione)  tramite password.
Il corso tenuto preso  sede di Ente inVenezia ha avuto il seguente oggetto:
Repressione della Corruzione e dell’illegalità della PA – 13 novembre e 3 dicembre 2014 (6 ore):  accedi alle diapositive del corso – Corruzione 
Trasparenza, incompatibilità e inconferibilità per la repressione della corruzione e illegalità nella PA – 27 novembre e 10 dicembre 2014 (6 ore): accedi alle diapositive del corso – trasparenza 

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ANAC pubblica "bando di gara tipo"

ANAC: Bando tipo per appalti con lavori superiori a 150mila euro.
Provvedimento ANAC del 2 settembre 2014 (Autorità Nazionale Anticorruzione)
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’art. 64, comma 4-bis, del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 prevede che “i bandi sono predisposti dalle stazioni appaltanti sulla base di modelli (bandi-tipo) approvati dall’Autorita’, previo parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e sentite le categorie
professionali interessate, con l’indicazione delle cause tassative di esclusione di cui all’art. 46, comma 1-bis. Le stazioni appaltanti nella delibera a contrarre motivano espressamente in ordine alle deroghe al bando-tipo”.
Con il presente atto l’Autorita’ intende dare attuazione alla citata disposizione mediante la pubblicazione del modello di
disciplinare di gara per gli appalti aventi ad oggetto la sola esecuzione di lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro nei
settori ordinari, affidati con procedura aperta e con il criterio del prezzo piu’ basso.
Leggi Bando pubblicato in Gazz. uff. 22.10.2014 

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Corruzione: Regolamento ANAC sul potere sanzionatorio

Corruzione: Regolamento ANAC del 9.9.2014
Vietati i provvedimenti ricognitivi o meramente riproduttivi delle P.A.
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7.10.2014 il Regolamento dell’

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE (ANAC) ovvero la DELIBERA 9 settembre 2014 in materia di esercizio del potere sanzionatorio dell’Autorita’ nazionale anticorruzione per l’omessa adozione dei Piani triennali di prevenzione della corruzione, dei Programmi triennali di trasparenza, dei Codici di comportamento.

 L’Autorita’ nazionale anticorruzione applica una sanzione amministrativa non inferiore nel minimo a euro 1000 e non superiore nel massimo a euro 10.000, nel caso in cui il soggetto ometta l’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione, del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità’ o dei Codici di comportamento;
E’ sorta dunque la necessità  di disciplinare l’attuazione delle disposizioni di legge sullo svolgimento dei compiti demandati all’Autorita’ nazionale anticorruzione in materia di applicazione delle sanzioni amministrative ; e ciò anche in considerazione
del fatto che ciascuna amministrazione entro il 31 gennaio di ogni anno adotta il Piano triennale di prevenzione della corruzione;
“..Visto il paragrafo 3.1.1. del Piano nazionale anticorruzione, con il quale sono specificati i contenuti minimi dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e sono fornite indicazioni in ordine all’integrazione tra i predetti Piani e i modelli di organizzazione e gestione previsti dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
Visto l’art. 10 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, secondo il quale ogni amministrazione adotta il Programma triennale per la trasparenza e l’integrita’, da aggiornare annualmente;
Vista la delibera n. 50/2013, con la quale sono specificati i contenuti del Programma triennale per la trasparenza e l’integrita’ e sono fornite indicazioni per l’aggiornamento del Programma 2014-2016;
Visto l’art. 54, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come sostituito dall’art. 1, comma 44, della legge 6 novembre 2012, n. 190, secondo il quale ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio Codice di comportamento che integra e specifica il Codice di
comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni definito dal Governo ed approvato con decreto del Presidente della Repubblica;

Delibera
il seguente regolamento…. :
in particolare recita l’art. 1 :
g) «Omessa adozione», la mancata adozione della deliberazione dell’organo competente che approva i Provvedimenti.

Equivale a omessa adozione:

a) l’approvazione di un provvedimento puramente ricognitivo di misure, in materia di anticorruzione, in materia di adempimento degli obblighi di pubblicita’ ovvero in materia di Codice di comportamento di amministrazione;

b) l’approvazione di un provvedimento il cui contenuto riproduca in modo integrale analoghi provvedimenti adottati da altre amministrazioni, privo di misure specifiche introdotte in relazione alle esigenze dell’amministrazione interessata;

c) l’approvazione di un provvedimento privo di misure per la prevenzione del rischio nei settori piu’ esposti, privo di misure concrete di attuazione degli obblighi di pubblicazione di cui alla disciplina vigente, meramente riproduttivo del Codice di comportamento emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62. ….

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