AMBIENTE: ESCLUSA TENUITA’ DEL FATTO
Decreto-legge n. 116/2025 – vigente dal 9.8.2025
Segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri
Così si esprime l’art. 2 del DL 116/2025 comma 1 vigente dal 9.8.2025: Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 131-bis, terzo comma, dopo il numero 4-bis) è aggiunto il seguente: «4-ter) per i delitti consumati o tentati previsti dagli articoli 255-ter, 256, commi 1-bis, 3 e 3-bis, 256-bis, e 259 deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.».
L’intervento del D.L. 116/2025 è nel senso di inasprire e aumentare le pene in merito ad alcune condotte “ambientali” ma anche in ambito processuale escludendo alcuni meccanismi di favore come la “esclusione della punibilità”.
L’art. 255 Dlgs. 152/2006 (abbandono rifiuti), in commento su questo sito, già rappresenta l’operazione del Decreto che riscrive la condotta e aumenta le pene. Le modifiche al Dlgs. 152/2006 si uniscono a quelle apportate al codice penale per ottenere un sistema decisamente più rigoroso la cui efficacia è rimessa ai posteri.
L’art. 2 del DL 116/2025 modifica il Codice penale in punto di “esclusione della punibilità per la particolare tenuità del fatto” ex art. 131 bis C.P. è un beneficio a favore del reo (esclude appunto la punibilità) che deve essere valutato dal Giudice e con riferimento a reati considerati con basso impatto criminoso o per reati con una pena minimale. L’articolo incide dunque in seno processuale.
Il terzo comma dell’art. 131 bis comma 3 punto 4bis prevede i casi in cui la…. continua lettura articolo “espulsione beneficio tenuità, nuovi reati ambientali”