Venezia e le Grandi Navi

Venezia e le Grandi Navi

Venezia e le Grandi Navi

DL 103.2021 Grandi Navi

segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 21.7.2021


Il Decreto Legge 103/2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 20.7.2021 parla chiaro: stop al passaggio delle Grandi Navi avanti alla Giudecca, San marco dal 1.8.2021. L’art. 2 del DL 103/2021 recita”..Le vie urbane d’acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di Venezia sono dichiarate monumento nazionale. In dette vie d’acqua, a decorrere dal 1  agosto 2021 e’ vietato il transito di navi aventi almeno una delle seguenti caratteristiche…”. Il DL si preoccupa di costruire non più di 5 approdi a Marghera, di provvedere alla manutenzione dei canali esistenti previa valutazione di impatto ambientale, alla sicurezza della navigazione .

L’attenzione corre alle imprese che lavorano attorno alle grandi navi, ai fornitori, tecnici che subiranno comunque l’impatto della nuova organizzazione che almeno promette di mantenere le navi a Venezia. Ma fino a quando i lavori di manutenzione e approdo non saranno eseguiti quale è il tragitto che le navi faranno?

DL 103.2021 Grandi Navi

Cinzia SilvestriVenezia e le Grandi Navi
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Veicoli fuori uso – rifiuti pericolosi

Veicoli fuori uso – rifiuti pericolosi

Veicoli fuori uso – rifiuti pericolosi anche alla luce del D.lgs. 119/2020.

A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 19.7.2021


L’ordinanza della Cassazione civile n. 18000/2021 si occupa di “rottamazione di autoveicoli” e pone alcuni interessanti chiarimenti. L’ordinanza fa riferimento alla normativa anteriore alle modifiche di cui al D.lgs. 119/2020 che ha riformato il D.lgs. 209/2003 relativo ai “veicoli fuori uso” ed offre spunto per richiamare alcune norme modificate.

La questione nasce dall’ impugnazione di due ordinanze ingiunzioni che contestavano (ai sensi dell’art. 258 comma 2 D.lgs. 152/2006) ad una Società di aver omesso di indicare nel Registro di carico e scarico ventidue vetture destinate alla rottamazione e per aver prodotto rifiuti pericolosi senza la comunicazione relativa (registro delle autodemolizioni).

La società concessionaria, ovvero la società che ha ricevuto le vetture, affermava, a propria difesa, di aver ricevuto vetture funzionanti ed in marcia. La rottamazione è stata decisa in un secondo momento “..dopo un certosino esame tecnico da parte … continua lettura articolo autoveicoli

Cinzia SilvestriVeicoli fuori uso – rifiuti pericolosi
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Cessazione qualifica rifiuto – parere ARPA

Cessazione qualifica rifiuto – parere ARPA

Cessazione qualifica rifiuto – modifiche DL. N. 77/2021

Parere ARPA E ISPRA – Schema comparato articolo 184-ter Dlgs. 152/2006

A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 19.6.2021


Il DL n. 77/2021 ha modificato l’art. 184 ter Dlgs. 152/2006 – cessazione qualifica rifiuto, anche abrogando i commi 3-quater e 3-quinquies e modificando  i comma 3 e 3-ter.

Il DL n. 77/2021 è vigente dal 1.6.2021 (ma è in corso di conversione).

La modifica è giustificata dall’intento del legislatore di “semplificare” le procedure amministrative. Tuttavia il concetto di semplificazione è di difficile comprensione e spesso si attua facendo migrare il “controllo” nell’”autocontrollo” aziendale, con le conseguenti maggiori responsabilità a carico dell’impresa, del soggetto agente. Responsabilizzazione, dunque.

La cessazione della qualifica di rifiuto è sottoposta a controllo dell’amministrazione con apposita procedura, onerosa.

Si legge, dunque, nella relazione della Camera dei deputati del 31.5.2021 la motivazione sulle modifiche all’art. 184-ter che risiedono appunto nella semplificazione. Il controllo diviene preventivo, a carico di Ispra ed Arpa e si esprime a mezzo di parere obbligatorio. Così ………continua lettura articolo e leggi schema comparato art. 184ter DL 77.2021

Cinzia SilvestriCessazione qualifica rifiuto – parere ARPA
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Odori – Focus art. 272-bis d.lgs. 152/2006

Odori – Focus art. 272-bis d.lgs. 152/2006

Emissioni odorigene (2)

Odori. Art. 272 – bis Dlgs. 152/2006

Cass. penale n. 20204/2021

A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 2.6.2021


La sentenza della Cassazione penale 20204/2021 affronta il tema delle emissioni odorigene e offre disamina dell’art. 272-bis Dlgs. 152/2006; disposizione introdotta dal D.Lgs. 15 novembre 2017, n. 183, art. 1, comma 1, lett. f).

Leggi anche su questo sito “emissioni odorigene – focus 1”

La Cassazione, al fine di affrontare altre questioni, riassume ai punti 7,8,9 della sentenza l’evoluzione normativa in punto odorigeno, indica le sanzioni, richiama la collocazione sistematica degli articoli e i limiti di applicazione .

La sentenza è chiara e si offre lettura di stralcio della sentenza.

Odori – focus normativo – 272-bis Dlgs. 152/2006

Il punto 7 della sentenza della Cassazione ricorda  i pochi punti presenti nel Dlgs. 152/2006 che richiamano espressamente gli odori:

  • l’art. 177, comma 4, lett. b) laddove specifica che la gestione dei rifiuti deve avvenire, tra l’altro, “senza causare inconvenienti da rumori o odori” e
  • negli artt. 237-septies e 237-octies in materia di impianti di incenerimento e co-incenerimento.

Ricorda la Corte il DPR 203/1988, normativa di riferimento in materia di “aria” e richiama quale strumento utile a contenere le emissioni odorigene le leggi regionali.

L’art. 272-bis, s’innesta in questo panorama povero e stabilisce: …Continua lettura articolo – 272bis 2

Cinzia SilvestriOdori – Focus art. 272-bis d.lgs. 152/2006
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Posidonia spiaggiata …

Posidonia spiaggiata …

Posidonia Spiaggiata – non è rifiuto

art. 39 quater – DL 41/2021

segnalazione a cura Studio legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 

L’ Art. 39 – quater del DL 41/2021 si occupa della “posidonia” spiaggiata o meglio detta “disposizioni in materia di materiale vegetale spiaggiato ” e modifica l’art. 185 comma 1 lett. f) del d.lgs. 152/2006 aggiungendo inciso che esclude appunto dal novero dei rifiuti la posidonia spiaggiata. Il nuovo articolo 185 comma 1 lettera f) risulta così integrato: “…f) le materie fecali, se non contemplate dal comma 2, lettera b), del presente articolo, la paglia e altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli sfalci e le potature effettuati nell’ambito delle buone pratiche colturali, utilizzati in agricoltura, nella silvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa, anche al di fuori del luogo di produzione ovvero con cessione a terzi, mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana, nonche’, fino al 31 dicembre 2022, la posidonia spiaggiata, laddove reimmessa nel medesimo ambiente marino o riutilizzata a fini agronomici o in sostituzione di materie prime all’interno di cicli produttivi, mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente ne’ mettono in pericolo la salute umana».

Cinzia SilvestriPosidonia spiaggiata …
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Bicchieri di Plastica, addio?

Bicchieri di Plastica, addio?

Bicchieri di plastica, addio?

Plastica e riduzione – Legge delegazione europea: recepimento

A cura Studio Legale Ambiente – avv. Cinzia Silvestri


E’ stata pubblicata la legge di delegazione europea L. 53/2021, che indica le normative da recepire e indica i criteri da applicare.

L’art. 22, in particolare ha ad oggetto : “Principi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva (UE) 2019/904, sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.

La delega dovrà essere attuata nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:

“… a) garantire una riduzione duratura del consumo dei prodotti monouso elencati nella parte A dell’allegato alla direttiva (UE) 2019/904 e promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili, conformemente all’articolo 1 della direttiva (UE) 2019/904 e nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 653, della legge 27 dicembre 2019, n. 160;…”.

L’inciso replica il contenuto dell’art. 1 della Direttiva Plastica e ricorda il credito d’imposta della Legge Bilancio 160/2019. 

..continua lettura articolo Acque e plastica 

Cinzia SilvestriBicchieri di Plastica, addio?
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Territorio e Ambiente – Circolare Regione Veneto 1/2021

Territorio e Ambiente – Circolare Regione Veneto 1/2021

Riqualificazione urbana, territorio e paesaggio.

Circolare esplicativa del Presidente della Giunta Regionale Veneto sulla LRV 14/2019 e modifiche alla LRV 11/2004.

segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ stata pubblicata sul BUR Regionale Veneto la DGR 470/2021 che ha approvato la Circolare 1/2021 che ha l’intento di chiarire alcuni nodi della normativa riferita. Scrive la Regione sul proprio sito: Con detta circolare si è inteso garantire una corretta lettura delle norme di nuova introduzione e, nel contempo, renderne agevole ed uniforme l’applicazione su tutto il territorio veneto. Trattandosi di un testo normativo complesso, la stesura della Circolare  ha preso spunto dalle numerose istanze di chiarimenti pervenute agli uffici dall’entrata in vigore della nuova normativa, individuando i temi di interesse generale e cercando di fornire risposte alle richieste più frequenti.

Cinzia SilvestriTerritorio e Ambiente – Circolare Regione Veneto 1/2021
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Aria – Linee Guida Arpa Veneto

Aria – Linee Guida Arpa Veneto

Dispersione degli inquinanti in atmosfera

Linee Guida Arpa Veneto 2021

segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicate sul sito Arpav ma anche sul sito SNPA le Linee Guida Arpav utili a monitorare gli inquinanti in atmosfera e che trovano riferimento legislativo nel Dlgs. 155/2010 e aiuta la costruzione dei modelli utili alle valutazioni di impatto ambientale.

Così scrive arpav: Le presenti indicazioni operative si applicano agli studi modellistici richiesti nell’ambito delle valutazioni d’impatto ambientale, per il rilascio delle autorizzazioni o per il loro rinnovo o riesame. Inoltre possono essere utilizzate anche per studi di approfondimento richiesti dall’autorità competente o per ulteriori specifici approfondimenti ambientali relativi a sorgenti con emissioni in atmosfera.

Cinzia SilvestriAria – Linee Guida Arpa Veneto
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Responsabilità delle imprese per l’ambiente – Parlamento UE

Responsabilità delle imprese per l’ambiente – Parlamento UE

Responsabilità delle imprese per l’ambiente, e non solo.

Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilità delle imprese.

segnalazione a cura Studio legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Risoluzione del Parlamento Europeo che propone e suggerisce Direttiva che stimoli le imprese ad adottare governance utile alla protezione dei diritti umani, alla protezione dell’ambiente. Il modello si ispira a quanto già conosciamo in merito alla responsabilità degli enti, Modello 231, d.lgs. 231/2001; modelli di governance aziendale che però non bastano, sono insufficienti ed anzi il Parlamento ne sottolinea la poca efficacia. Il Parlamento vuole di più. Un impegno morale ed etico delle imprese che non esportano dove esiste il lavoro minorile, ad esempio. L’ impegno al cambiamento climatico ecc… Importante rilevare che il diritto all’ambiente sano è posto allo stesso livello dei diritti umani. Così è ma non è sempre stato espresso compiutamente. La lettura delle 43 pagine della Risoluzione può sembrare priva di finalità ed invece la sua eventuale attuazione laddove sfoci nella Direttiva proposta avrà notevoli impatti aziendali.

Buona lettura Leggi Risoluzione Parlamento UE

Cinzia SilvestriResponsabilità delle imprese per l’ambiente – Parlamento UE
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Fanghi e scheda di accompagnamento – esiste ancora?

Fanghi e scheda di accompagnamento – esiste ancora?

Fanghi – Scheda di accompagnamento fanghi– esiste ancora?

Novità dal Dlgs. 116/2020 – art. 193 comma 10 Dlgs. 152/2006

Segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’intervenuta novella dell’art. 193 ad opera del D.lgs. 116/2020 ha modificato ancora l’art. 193 e indicato al comma 10:

“Il formulario d’identificazione dei fanghi di depurazione in agricoltura, PUO’sostituire il documento di cui all’art. 13 D.lgs. 99/92 a condizione che siano espressamente riportate in maniera chiara e leggibile le specifiche informazioni di cui all’allegato IIIA del citato D.lgs. 99/92, nonché le sottoscrizioni richieste, ancorché non previste nel modello del formulario”.

Il nuovo art. 193 comma 10, oggi vigente,  avvalla l’esistenza della scheda, e modifica il testo previgente dell’art. 193 comma 8 ante Dlgs. 205/2010 che indicava la mera sostituzione del FIR alla scheda e l’indicazione nello spazio annotazioni di tutti i requisiti di cui alla scheda di accompagnamento ex Dlgs. 99/92 allegato III. Il passaggio è importante: non più “scheda sostituita dal FIR” (ex art. 193 comma 8 previgente, bensì “ il FIR può sostituire a condizione che….”; dizione che accentua la prevalenza della scheda di accompagnamento, in cui il Formulario non sostituisce nulla salvo che contenga tutti i requisiti della scheda di accompagnamento.

Pare oggi corretto e legittimo circolare con la scheda di accompagnamento (che contiene tutte le informazioni di cui all’allegato III citato) assieme al FIR oppure circolare solo con il FIR a condizione però che contenga tutti i dati richiesti nella legge speciale  allegato III.

Pare ovvio ma non lo è. L’approdo legislativo salva dalla sanzione. Alcune aziende, attesa l’incertezza interpretativa, sono state sanzionate ex art. 258 Dlgs. 152/2006 in quanto circolavano ancora con la scheda di accompagnamento ed il FIR; e ciò sull’errato presupposto che la scheda fosse stata sostituita dal FIR, sotto l’egida della precedente dizione normativa.

La novella del 2020 (Dlgs. 116/2020) pare riportare a congruità la questione, anche se forse non risolve.

Ed invero le imprese che circolano ancora con la scheda ed il FIR erano esposte ad una sanzione meramente formale ovvero per non aver annotato i dati nel formulario pur avendo compilato la scheda con precisione; non mancano i dati ma questi non sono trascritti nello spazio annotazioni.

Si precisa peraltro che la nuova formulazione dell’art. 193 comma 10 (D.lgs. 116/2020) espunge dal testo anche il riferimento alla casella “annotazioni”, che per sua natura non può contenere indicazioni sanzionabili essendo destinata a comunicazioni prive di rilevanza giuridica.

Cinzia SilvestriFanghi e scheda di accompagnamento – esiste ancora?
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Lavoro e Covid: come comportarsi

Lavoro e Covid: come comportarsi

Lavoro e Covid – come comportarsi 

FAQ – Consulenti del lavoro – protocolli anti contagio

segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La recente sentenza del Tribunale di Belluno che si è occupata dell’obbligo o meno della vaccinazione e del rapporto lavorativo sottostante, obbliga ad alcune considerazioni, che la legge non ha ancora risolto.

La fondazione Studio Consulenti del Lavoro, pubblica sul proprio sito un testo interessante, di facile lettura che cerca di rispondere ad alcuni quesiti, pur in attesa di intervento legislativo proprio sul rapporto Lavoro – Covid e vaccinazioni.

Vai alla lettura delle FAQ  http://www.consulentidellavoro.it/files/PDF/2021/FS/Approfondimento_FS_22032021.pdf

Cinzia SilvestriLavoro e Covid: come comportarsi
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Società, modello 231 …messa alla prova? (2)

Società, modello 231 …messa alla prova? (2)

Modello 231 e messa alla prova della “Società”

Sentenza del GIP di Bologna, Modena e Milano – riflessioni

A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 21.12.2020


E’ oggetto di attenzione la particolare figura della messa alla prova (istituto sulla estinzione del reato) e la sua applicazione anche alle Società (articolo su questo sito 10.11.2020 – La Società può compiere lavori socialmente utili?). L’articolo metteva in luce la problematica confusa e le decisioni confliggenti sul tema dei Tribunali di Milano e di Modena. Con ciò ponendo in primo piano il dramma dell’interpretazione che porta disparità di trattamento laddove il legislatore non è chiaro e lascia varchi, “buchi” che permettono decisioni ugualmente sostenibili.  Al dibattito si è aggiunto anche il GIP di Bologna con ordinanza del 10.12.2020 che ha dichiarato inammissibile la richiesta di messa alla prova della società per il reato di induzione indebita.

Si riporta dunque l’articolo già pubblicato ed in calce la posizione del GIP di Bologna che offre motivazioni diverse anche da quelle del GIP di Milano.

messa alla prova e 231*

Cinzia SilvestriSocietà, modello 231 …messa alla prova? (2)
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Acquistare sito inquinato: quali conseguenze?

Acquistare sito inquinato: quali conseguenze?

Sito inquinato e responsabilità dell’acquirente incolpevole.

Onere reale e privilegio immobiliare – art. 253 Dlgs. 152/2006

Consiglio di Stato n. 4248/2020

A cura Studio Legale Ambiente


Acquistare un bene inquinato: quali rischi ?

L’acquisto di un bene inquinato espone a conseguenze.

 Il Consiglio di Stato n. 4248/2020  riassume le conseguenze che il proprietario incolpevole può subire.

E’ ormai consolidato il meccanismo giuridico che esclude da responsabilità il proprietario incolpevoleovvero colui che non ha causato l’inquinamento.

Il proprietario incolpevole non è tenuto a provvedere alla bonifica del sito, né può essere destinatario di ordinanze che obbligano a eseguire attività di bonifica. Il legislatore prevede che la P.A. debba, in questo caso, attivare serie indagini al fine di trovare il “colpevole”. Può anche accadere che il responsabile sia individuato ma non provveda. Comunque...Continua lettura articolo

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Europa: il Covid non deve sopprimere i diritti

Europa: il Covid non deve sopprimere i diritti

Risoluzione europea: tutelare i diritti

segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Chi frequenta le aule di Tribunale ormai sente da tempo il peso della compressione dei diritti basilari, primo fra tutti il contraddittorio. Udienze cartolari, così definite, senza trattazione o discussione “in presenza” persino fissate  prima ancora che il convenuto si sia costituito. Istanze di trattazione telematica quasi inesistenti. Il Giudice quale deus ex machina e l’avvocato, fastidioso, che continua a chiedere il contraddittorio, insiste a chiedere prove, confuta e chiede sapendo di ricevere il rigetto, disturba, insomma la macchina della Giustizia, di cui sembra non fare parte. L’avvocato che osa persino promuovere causa in tempo di covid: ma non ha altro da pensare? E chiede persino di tenere udienza in via telematica, via zoom, lo fanno anche i ragazzini… ma non è possibile, è difficile, il tribunale di turno non ha il protocollo e per discutere cosa poi? Perché questo avvocato si ostina a voler discutere, dire contraddire e persino difendere il suo assistito. Et voilà una bella udienza cartolare e tutto si sistema, tutto tace, anche l’avvocato, forse, e se ha qualcosa da dire andrà in appello: e comincia altra avventura. Allora la Risoluzione del parlamento Europeo assume particolare rilevanza laddove ricorda che neppure in tempo di Covid possono essere soppressi i diritti fondamentali quali quello alla difesa e la lettura dell’art. 7 della Risoluzione commuove ed il pensiero corre alle belle parole forse scritte solo su quella carta calpestate spesso, non sempre si spera. Il rispetto dei diritti può essere protetto anche in periodo Covid, è facile, basta volerlo. Buona lettura.

Testi approvati – Meccanismo UE in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali –

Leggi articolo sulla rivista il Dubbio 

Cinzia SilvestriEuropa: il Covid non deve sopprimere i diritti
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Odori nauseabondi….quale difesa?

Odori nauseabondi….quale difesa?

Odori nauseabondi – quale difesa?

a cura di Studio Legale Ambiente


L’art. 674 c.p. viene utilizzato per colpire le condotte che provocano odori intollerabili.Getto pericoloso di cose: “Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206..”.

Continua lettura articolo …..odori, quale difesa? 

Articolo pubblicato sulla rivista Recoverweb dicembre 2020 pagina 121

Cinzia SilvestriOdori nauseabondi….quale difesa?
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Emissioni odorigene – Facciamo il punto

Emissioni odorigene – Facciamo il punto

Emissioni odorigene. Facciamo il punto.

Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 31.10.2020


Un sistema complesso, quasi inafferrabile, che trova pochi riferimenti normativi e una tutela blanda. E’ indubbia la difficoltà anche tecnica di rilevamento delle emissioni odorigene per loro natura spesso discontinue, legate alla sensibilità di coloro che subiscono; sensibilità che tende anche ad assuefarsi. La tutela normativa è blanda e si disperde in qualche articolo del codice penale (art. 674 c.p.) e nell’art. 844 c.c.  a cui si aggiunge l’intervento amministrativo di controllo delle i/emissioni. Si tralascia la disamina della tutela civilistica e penale (che oggi si colora dell’art. 452-bis c.p.) spesso inidonea alla tutela e che richiede l’attivazione del soggetto leso a mezzo spesso di difensore (ultima istanza del cittadino).

Bisogna precisare che il primo riferimento è la Pubblica Amministrazione; è il primo soggetto al quale il cittadino leso chiede tutela e chiede l’intervento dell’Arpa, Asl, Comuni ecc…

La prima difficoltà nasce dal fatto … continua lettura articolo emissioni odorigene

Cinzia SilvestriEmissioni odorigene – Facciamo il punto
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SUBAPPALTO AL 50% – Sblocca cantieri (3)

SUBAPPALTO AL 50%
Appalti : “Sblocca cantieri” – DL 32/2019 vigente al 19.4.2019
art. 105 Dlgs. 50/2016
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Anche l’art. 105 Dlgs. 50/2016 (vedi commento all’art. 216 in questo sito) subisce modifiche interessanti in materia di subappalto; articolo già modificato dal Dlgs. 56/2017 con vigenza dal 20.5.2017.
Il Governo, Decreto Legge 32/2019, prevede che il  subappalto è indicato dalle stazioni appaltanti

  • nel bando di gara e
  • non può superare la quota del cinquanta per cento dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture” (art. 105, comma 2).

La soglia per il subappalto aumenta dal 30% al 50% . Le stazioni appaltanti possono indicare le quote nella relativa gara.
L’art. 105 Dlgs. 50/2016 subisce dunque ....continua lettura e schema art. 105 Dlgs. 50/2016 – sub appalti DL 32.19 

adminSUBAPPALTO AL 50% – Sblocca cantieri (3)
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Amianto: INAIL e bonifica amianto friabile e cementizio – foglio operativo

Amianto: Bonifica Amianto Friabile e Cementizio
Fact sheet – indicazioni operative
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente (25.2.2019)


Sul sito dell’ INAIL sono pubblicate indicazioni operative (fact sheet) per la bonifica di amianto friabile e per la bonifica di amianto cementizio.
Si tratta proprio di due fogli (sheet) dal taglio operativo relativi all’Amianto e ai Materiali Contenenti Amianto (MCA); fogli che con brevità ricordano che natura cancerogena dell’amianto è stata scoperta già dal 1973 e che solo nel 92 (L. 257/92) l’Italia ha bandito l’uso di tale materiale.
L’amianto peraltro obbliga a fare riferimento non solo al Dlgs. 81/2008 (DPC e DPI) e dunque alla protezione dei lavoratori ma anche alla gestione dei rifiuti contenenti amianto (RCA) Dlgs. 152/2006 che vanno trattati diversamente dai Dispositivi (tute, guanti ecc..) usati dai lavoratori.
L’Amianto invero richiede collegamento tra la normativa a tutela dei lavoratori e quella dell’ambiente.
Inail – indicazione operativa -bonifica-coperture-cemento-amianto
Inail – indicazione operative per la bonifica-materiali-amianto-friabile

adminAmianto: INAIL e bonifica amianto friabile e cementizio – foglio operativo
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Concessioni idroelettriche (2): quali beni passano alle Regioni?

Concessioni di Grandi Derivazioni idroelettriche (2)
Quali beni passano alla Regione?
art. 12 comma 1 Dlgs. 79/99 – art. 11 quater L. 12/2019 – DL 135/2018
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 17.2.2019


L’art. 12 Dlgs. 79/99 subisce, con il DL 135/2018 art. 11 quater (convertito in Legge n. 12/2019 con vigenza dal 12.2.2019), radicale modifica e rivisitazione.
Come già indicato nel precedente articolo su questo sito, l’art. 11 quater si occupa delle grandiconcessioni idroelettriche ed è diviso in due parti (a) e b)).
La parte b) ha abrogato alcuni commi dell’art. 12 citato. commi 2, 4, 8-bis e 11 (e 3,5 già precedentemente abrogati)
La parte a) invece ha sostituito i commi 1 e 1 bis con ben 7 commi da 1bis a 1 septies.
Occupiamoci del primo comma dell’art. 12; comma 1 che ha una corrispondenza diretta col RD 1755/33 artt. 25 e 26 e segna il passaggio di proprietà dei beni, relativi alle concessioni dalla Stato (poi Enel), alle Regioni; Regioni che costituiscono vera novità del nuovo testo.
1) Nuovo comma 1 art. 12 Dlgs. 79/99
Recita la prima parte del comma 1
«1. Alla scadenza delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e nei casi di decadenza o rinuncia, le opere di cui all’articolo 25, primo ….continua lettura commento e schema su art. 12 comma 1 Dlgs. 79/99 art. 11 quater 

adminConcessioni idroelettriche (2): quali beni passano alle Regioni?
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Gestori impianti stoccaggio e trattamento rifiuti: obbligo informazioni al 4.3.2019

Gestori impianti stoccaggio e rifiuti: obbligo informazioni al 4.3.2019/ Disposizioni attuativeDopo aver pubblicato le Linee Guida del 21.12.2018
Piano di Emergenza Esterno (PEE) – Piano di Emergenza Interno (PEI)
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Dopo aver pubblicato le Linee Guida del 21.12.2018, sul sito del Ministero Ambiente sono state pubblicate le Disposizioni attuative dell’art. 26-bis, inserito dalla L. 132/2018 prime indicazioni per i gestori degli impianti: “Nelle more dell’emanazione del DCPM previsto dal comma 9 dell’art. 26-bis, che stabilirà le linee guida per la predisposizione dei PEE e per la relativa informazione alle popolazioni, ed in riscontro ai diversi quesiti pervenuti dagli operatori del settore, si forniscono le prime indicazioni sulle informazioni che i gestori degli impianti devono fornire ai prefetti ai sensi del comma 4 dell’art. 26-bis entro la data del 4 marzo 2019, e sui contenuti minimi del PEI…”
Recita la nota esplicativa: “Come noto, l’art. 26-bis del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, introdotto dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 3 dicembre 2018, n. 281 ed entrata in vigore il 4 dicembre 2018), ha previsto l’obbligo di predisporre entro novanta giorni un apposito “piano di emergenza interna” (di seguito PEI) per tutti i gestori degli impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti, esistenti o di nuova costruzione, nonché la predisposizione del “piano di emergenza esterna” (di seguito PEE), elaborato dal prefetto d’intesa con le regioni e gli enti interessati sulla base delle informazioni fornite dai gestori stessi.
Vai alla lettura articolo su questo sito art. 26 bis..
Vai alla lettura chiarimenti del Ministero Ambiente

adminGestori impianti stoccaggio e trattamento rifiuti: obbligo informazioni al 4.3.2019
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Bonifiche/spese e vendita immobile "inquinato"

Bonifica e vendita di immobile “inquinato”
Proprietario non colpevole e spese
Corte di Cassazione, sez. III Civile, ordinanza 23 novembre 2018 – 22 gennaio 2019, n. 1573
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – 26.1.2019


La Cassazione:
– precisa alcune questioni in tema di bonifica del sito da parte del proprietario non colpevole;
– precisa la natura dell’indennizzo dovuto e la ripartizione delle spese tra i soggetti coinvolti;
– pone in luce che le spese di bonifica non hanno natura “risarcitoria” ma di solo indennizzoesercitabile nei confronti del responsabiledell’inquinamento.
La Cassazione si esprime con chiarezza espositiva indicando i limiti della “rivalsa” del proprietario incolpevole che può azionare l’Autorità giudiziaria per l’indennizzo anche in un momento successivo all’avvenuta bonifica.


Una Società Y acquistava immobile che si rivelava inquinato e da bonificare. Pur non essendo il soggetto responsabile dell’inquinamento provvedeva alla bonifica e tuttavia adiva il Tribunale e conveniva in giudizio il responsabile ………. continua lettura articolo bonifiche

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Sottoprodotto – Direttiva 2018/851 – Focus 4

Sottoprodotto – Focus  4
Direttiva 2018/851 UE  rifiuti – vigente dal 4.7.2018
Schema confronto art. 5 Sottoprodotti
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Direttiva non muta i presupposti per la qualifica di sottoprodotto di un rifiuto. Introduce però criteri per rendere più probabile, che certa, la qualifica di sottoprodotto auspicando e imponendo agli stati membri di precisare “ciò che è sottoprodotto”. L’affermazione della direttiva si incammina verso la creazione di elenchi dei rifiuti considerati sottoprodotti. Il sottoprodotto è pur sempre un rifiuto di produzione che in presenza di certe condizioni non è  …continua lettura articolo sottoprodotto 

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Sicurezza: aumento importo sanzioni dal 1.7.2018

Sicurezza: aumento sanzioni dal 1.7.2018
Decreto Direttoriale Ispettorato Lavoro e Circolare del 22.6.2018
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Con Decreto Direttoriale l’ispettorato del Lavoro ha indicato l’aumento dell’1,9% delle” ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 nonché da atti aventi forza di legge, sono rivalutate, a decorrere dal 1° luglio 2018, nella misura dell’1,9%.
Segue Circolare del 22.6.2018 che precisa l’ambito di applicazione e la tabella riepilogativa delle sanzioni.
Si allegano
Decreto dir. 12.2018 sanzioni
circolare sanzioni
riepilogo sanzioni

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