Criteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalto: Decreto 15.2.2017

Criteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalti – DECRETO 15 febbraio 2017
Criteri  da inserire nel bando appalto
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 7.3.2017 il Decreto del MIn. Ambiente relativo alla “Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o
lungo le strade”. Leggi Decreto CAM 
Il decreto è interessante in quanto disciplina l’inserimento di appositi Criteri di carattere ambientale da inserire nel capitolati d’appalto.
Nel caso specifico si tratta di disciplinare l’uso di fitofarmaci lungo le strade o lungo linee ferroviarie e tuttavia indica la strada si sviluppo per altri settori.
Scrive il decreto con riferimento ai CAM:
I CAM rappresentano un mezzo per:
• tutelare l’ambiente acquatico e l’acqua potabile;
• tutelare la salute;
• tutelare gli ecosistemi naturali.
I CAM si suddividono in criteri ambientali «di base» e
«premianti» e sono finalizzati a promuovere una maggiore
sostenibilita’ ambientale, economica e sociale dei servizi offerti,
garantendo comunque il rispetto delle leggi nazionali e regionali.
Le stazioni appaltanti devono introdurre obbligatoriamente i
criteri di base indicati nel presente documento nelle proprie
procedure d’appalto e utilizzare i «criteri premianti» quando
aggiudicano le gare d’appalto con il criterio dell’offerta
economicamente piu’ vantaggiosa.
I CAM sono collegati alle singole fasi di definizione
dell’appalto in modo da facilitare il compito della stazione
appaltante che deve introdurli nelle proprie gare e sono raggruppati
in sezioni come di seguito descritto:….”

adminCriteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalto: Decreto 15.2.2017
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Avvocati: nessuna "gara" per la scelta dell'avvocato…

UNAA: parere sul rapporto avvocati e Gara pubblica
Dlgs. n. 50/2016 – chiarimenti – difesa in giudizio o consulenza specialistica
segnalazione a cura avv. Cinzia Silvestri


Per fortuna interviene parere dell’associazione amministrativisti (UNAA) che dirime le storture applicative del Dlgs. 50/2016, ad opera non solo degli Enti locali. Gli avvocati si sono visti equiparati spesso alla “fornitura di un servizio” come ingegneri ed architetti; e le interpretazioni sull’art. 17 Dlgs. 50/2016 – proposte anche da qualche autorevole autore – hanno creato la nota confusione applicativa e gli avvocati si sono visti trattare alla stregua di qualsiasi fornitore.
Benvenga l’autorevole parere degli amministrativisti che riporta la questione nella corretta interpretazione e precisa:

Va diffondendosi, stimolata da erronee interpretazioni ed improprie sollecitazioni, la convinzione che le amministrazioni pubbliche, allorché intendano conferire un incarico di difesa in giudizio o di consulenza/assistenza specialistica, a differenza di ogni altro ente soggetto debbano procedere alla scelta dell’avvocato mediante previo espletamento di una procedura selettiva di pubblica evidenza e non possano procedere ad affidare l’incarico professionale sulla base di autonome, legittime e congrue motivazioni.
Siffatta tesi, che prende corpo a seguito dell’entrata in vigore del D.lgs. n. 50/2016 (nuovo codice dei contratti pubblici), deve ritenersi priva di alcun fondamento giuridico, anzi in contrasto con la direttiva europea n. 24/2014 (v. considerando n. 25), di cui la riforma del codice dovrebbe costituire coerente attuazione….. leggi parere avvocati senza gara
adminAvvocati: nessuna "gara" per la scelta dell'avvocato…
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Amianto: Bando per la bonifica di edifici

Bando bonifica Amianto . Ministero Ambiente
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


In Gazzetta ufficiale del 24.1.2017 il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – indice una procedura pubblica, destinata agli enti di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per il finanziamento della progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, in conformita’ a quanto disposto dal decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 21 settembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 276 del 25 novembre 2016, con riferimento all’annualita’ 2016.
Leggi Bando Amianto
 

adminAmianto: Bando per la bonifica di edifici
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Accesso civico: Enti obbligati

Quali Enti sono obbligati al rispetto delle norme sull’accesso civico?
Linee Guida ANAC – Delibera ANAC 28.12.2016 – Freedom of Information Act (FOIA)
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il punto 4 delle linee Guida dell’ANAC offre elenco dei soggetti tenuti al rispetto dell’accesso civico generalizzato o semplice ovvero ad attivarsi in caso di richiesta di “chiunque” proponga istanza anche senza motivare e senza essere titolare di interessi.
L’ANAC elenca gli enti tenuti ad attivarsi:
1) pubbliche amministrazioni (art. 2-bis, comma 1); ivi comprese le autorita’ portuali, nonché’ …. continua lettura articolo – accesso civico

adminAccesso civico: Enti obbligati
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Linee Guida ANAC: accesso civico "generalizzato"

Accesso civico generalizzato: Linee Guida ANAC
Delibera ANAC 28.12.2016 – Freedom of Information Act (FOIA)
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Continua l’attività di scrittura di “Linee Guida” dell’ANAC.
Con Delibera del 28.12.2016 l’ANAC precisa le differenze tra accesso civico semplice, generalizzato e documentale segnalando le opportune differenze tra il Dlgs. 33/2012 come riformato dal Dlgs. 97/2016 e l’accesso documentale di cui alla L. 241/90 art. 22 ss..
La novità assoluta risiede nel fatto che il “diritto   all’informazione è generalizzato e la regola generale è la trasparenza mentre la riservatezza e il segreto sono eccezioni.
L’accesso generalizzato e semplice sarebbe …..continua lettura articolo e schema – accesso civico

adminLinee Guida ANAC: accesso civico "generalizzato"
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A.I.A.: modifica non sostanziale

A.I.A.: Modifica non sostanziale passare da smaltimento (D10) a recupero (R1)
TAR Bolzano n. 294/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Merita segnalazione la sentenza del TAR Bolzano che respinge le doglianze delle associazioni ambientaliste che si erano opposte al passaggio da smaltimento a recupero dell’impianto d’ incenerimento di Bolzano come mera modifica non sostanziale.
Oggetto d’ impugnazione è la modifica non sostanziale dell’autorizzazione integrata ambientale per il termovalorizzatore di rifiuti residui di Bolzano dell’APPA di Bolzano.
Ciò che colpisce è che in genere ogni richiesta di modifica, anche la più blanda, viene classificata come sostanziale dalla amministrazione per  la maggiore tutela che impone la modifica sostanziale. Si consideri inoltre che la modifica sostanziale impone  costi maggiori ovvero il versamento di un obolo non proprio simbolico. Tant’è che spesso il contenzioso si apre proprio sull’eccesso di tutela in cui s’ impone la modifica sostanziale anche quando non dovuta.
Ebbene nel caso..continua lettura articolo Tar Bolzano 294/2016 

adminA.I.A.: modifica non sostanziale
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DPR 194/2016: tempi ridotti per ottenere autorizzazioni….

DPR 194/2016/Regolamento : tempi ridotti al 50% per ottenere autorizzazioni, nulla osta
Accelerazione di procedimenti amministrativi per opere di rilevante impatto sul territorio..
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Con Decreto del Presidente della Repubblica (pubblicato in Gazzetta Uff. del 27.10.2016 e vigente dal 11.11.2016) viene emanato il Regolamento per la semplificazione e   l’accelerazione   di procedimenti amministrativi   riguardanti   rilevanti   insediamenti produttivi, opere di rilevante impatto sul territorio o l’avvio di attivita’ imprenditoriali suscettibili ….continua lettura articolo dpr-194-2016
Leggi DPR 194/2016 

adminDPR 194/2016: tempi ridotti per ottenere autorizzazioni….
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Soc. a partecipazione pubblica: pubblicato Dlgs. 175/2016

Testo unico in materia di societa’ a partecipazione pubblica.
Decreto LEGISLATIVO 19 agosto 2016, n. 175
Segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente

 Pubblicato in gazzetta Ufficiale del 8.9.2016 e vigente al 23.9.2016
il Dlgs. 175/2016 che riordina la disciplina delle Società a
partecipazione pubblica la cui ibrida natura ha creato nel tempo problemi applicativi.

E’ confermata ad esempio l’applicabilità anche a tali società della normativa anticorruzione relativa alla “inconferibilità e incompatibilità” degli incarichi e dell’obbligo di trasparenza ex Dlgs. 33/2012.

Leggi testo Dlgs. 175/2016 
adminSoc. a partecipazione pubblica: pubblicato Dlgs. 175/2016
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Nuova conferenza Servizi: Dlgs. 127/2016

Nuova Conferenza Servizi – Dlgs. 127/2016
Modifiche al Dlgs. 152/2006 e Valutazione impatto ambientale
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale del 13.7.2016 il testo di riordino della “conferenza di Servizi” come richiesto dalla L. 124/20115.

Molte novità in materia ambientale anche di modifica al Dlgs. 152/2006.
L'art. 1 comma 4 del Dlgs. 127/2016 che entrerà in vigore al 28.7.2016 recita
in materia di valutazione di impatto ambientale:
4. Qualora un progetto sia  sottoposto  a  valutazione  di  impatto
ambientale, tutte le autorizzazioni,  intese,  concessioni,  licenze,
pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari
alla  realizzazione  del   medesimo   progetto,   vengono   acquisiti
nell'ambito della conferenza di servizi di cui all'articolo 25, comma
3, del decreto legislativo  3  aprile  2006,  n.  152,  convocata  in
modalita' sincrona ai sensi dell'articolo 14-ter.  La  conferenza  e'
indetta non oltre dieci giorni dall'esito della verifica  documentale
di cui all'articolo 23, comma 4, del decreto legislativo n.  152  del
2006 e si conclude entro il termine di conclusione  del  procedimento
di cui all'articolo 26, comma 1, del  medesimo  decreto  legislativo.
Resta ferma la specifica disciplina per  i  procedimenti  relativi  a
progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale di competenza
statale.

Vai alla lettura del testo normativo Cservizi Dlgs. 127/2016

adminNuova conferenza Servizi: Dlgs. 127/2016
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Convegno, Nuovo Codice Appalti, 23.6.2016 Padova: diapositive relatori

Studio legale Ambiente ringrazia i partecipanti al Convegno sul Nuovo Codice Appalti nonché i relatori tutti.
Si pubblicano le slides/diapositive relative a 3 interventi; le diapositive sono visibili solo ai partecipanti al convegno tramite apposita password.
Relazione introduttiva su quadro generale: clicca per leggere  Quadro normativo
Relazione cenni Ambiente e Appalti: clicca per leggere  Appalti e  Ambiente 
Relazione Sicurezza e Appalti: clicca per leggere  Appalti e Sicurezza 

adminConvegno, Nuovo Codice Appalti, 23.6.2016 Padova: diapositive relatori
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Documento di Gara: guida on line

Documento di gara unico europeo
La Commissione UE pubblica una guida on line
segnalazione a cura di Studio legale Ambiente


L’art. 85 Dlgs. 50/2016 disciplina il Documento di gara unico europeo vigente dal 18.4.2016 (Regolamento UE 18.1.2016). La Commissione UE ha pubblicato un modello on line gratuito dedicato alle stazioni appaltanti ma anche agli operatori.
Guida on line DGUE

adminDocumento di Gara: guida on line
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Appalti – Anticorruzione: pubblicato Dlgs. 97/2016

Appalti/Decreto anticorruzione: Dlgs. 97/2016
Pubblicazione dati – Stazione appaltante
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’8.6.2016 il Decreto che riforma il Dlgs. 33/2013 (trasparenza della PA) e la Legge 190/2012 (cosidetta legge anticorruzione) che dialoga con il nuovo codice appalti (Dlgs. 50/2016). Il decreto entra in vigore il 23.6.2016. Molte le novità che ci riserviamo di commentare.
Leggi testo Decreto Legislativo 97/2016.
La lotta alla corruzione coinvolge molteplici settore e si combatte soprattutto con la trasparenza, con la pubblicazione dei dati.
L’art. 31 del Dlgs. 97/2016 si occupa ad esempio della pubblicazione di alcuni dati delle stazioni appaltanti-
1. L’articolo 37 del decreto legislativo n. 33 del 2013 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 37 (Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture). – 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 9-bis e fermi restando gli obblighi di pubblicita’ legale, le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti pubblicano:

  a) i dati  previsti  dall'articolo  1,  comma  32,  della  legge  6
novembre 2012, n. 190
  b) gli atti e le informazioni oggetto di pubblicazione ai sensi del
decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (ovvero il Nuovo codice appalti)
  2. Ai sensi dell'articolo 9-bis, gli obblighi di  pubblicazione  di
cui alla lettera a) si  intendono  assolti,  attraverso  l'invio  dei
medesimi dati alla banca  dati  delle  amministrazioni  pubbliche  ai
sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 29  dicembre  2011,  n.
229, limitatamente alla parte lavori.».

L'art. 1 comma 32 L. 190/2012:
Con riferimento ai procedimenti di cui al comma 16, lettera b), del presente articolo, le stazioni appaltanti sono in ogni caso tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali: la struttura proponente; l'oggetto del bando; l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l'aggiudicatario; l'importo di aggiudicazione; i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle somme liquidate. Le stazioni appaltanti sono tenute altresì a trasmettere le predette informazioni ogni semestre alla commissione di cui al comma 2. Entro il 31 gennaio (4) di ogni anno, tali informazioni, relativamente all'anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Le amministrazioni trasmettono in formato digitale tali informazioni all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che le pubblica nel proprio sito web in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, catalogate in base alla tipologia di stazione appaltante e per regione. L'Autorità individua con propria deliberazione le informazioni rilevanti e le relative modalità di trasmissione. Entro il 30 aprile (4) di ciascun anno, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture trasmette alla Corte dei conti l'elenco delle amministrazioni che hanno omesso di trasmettere e pubblicare, in tutto o in parte, le informazioni di cui al presente comma in formato digitale standard aperto. Si applica l'articolo 6, comma 11, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
adminAppalti – Anticorruzione: pubblicato Dlgs. 97/2016
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Violazione norme ambientali: esclusione dall'appalto (2)

Violazione norme ambientali: esclusione dall’appalto
Cause di esclusione – art. 30 comma 3 e art. 80 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 80 Dlgs. 50/2016 al comma 5 disciplina altri casi di esclusione dalla partecipazione all’appalto.
In particolare il comma 5 precisa:

  1. Le stazioni appaltanti escludono dalla partecipazione alla procedura d’appalto un operatore economico in una delle seguenti situazioni, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all’articolo 105, comma 6, qualora:
    a) la stazione appaltante possa dimostrare con qualunque mezzo adeguato la presenza di gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nonché agli obblighi di cui all’articolo 30, comma 3 del presente codice;

1) La prima parte della lettera a) era già prevista nell’art. 38 … continua lettura articolo ambiente e appalti 

adminViolazione norme ambientali: esclusione dall'appalto (2)
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Casi di esclusione dall'appalto: novità (1)

Nuovo codice appalti e Corruzione
Cause di esclusione – art. 80 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 80 del Codice appalti ha rielaborato l’art. 38 del Dlgs. 163/2006 relativo alle cause di esclusione alla partecipazione dell’appalto.
Si registrano molte novità e la riscrittura dell’articolo.
Il legislatore indica con precisione i casi di esclusione.
I reati corruttivi, causa di esclusione, vengono precisati con dovizia a fronte della generica indicazione presente nell’art. 38 Dlgs. 163/2006 previgente.
Il legislatore indica anche quale causa di esclusione, con assoluta novità …….continua lettura articolo Corruzione e appalti

adminCasi di esclusione dall'appalto: novità (1)
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Codice appalti e comunicato ANAC

ANAC: comunicato- disciplina codice appalti 
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’ANAC interviene nel disciplinare la fase attuativa del Codice appalti con un comunicato che chiarisce il rapporto tra Bandi e gare già pubblicati ed entrata in vigore del Dlgs. 50/2016 … non solo.
L’ANAC apre le porte alle consultazioni aperte al pubblico per la redazione delle prossime linee guida (previste dal nuovo codice appalti) : il modulo per la partecipazione è pubblicato sul sito dell’ANAC
Partecipazione Linee Guida ANAC
Comunicato ANAC

adminCodice appalti e comunicato ANAC
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Nuovo Codice Appalti: in vigore dal 19.4.2016

Codice Appalti:pubblicato in Gazzetta Ufficiale
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19.4.2016 il DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50 Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonche’ per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Serie Generale n.91 del 19-4-2016 – Suppl. Ordinario n. 10) note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/04/2016
Leggi testo completo (220 articoli e allegato)  del Nuovo Codice appalti 
 

adminNuovo Codice Appalti: in vigore dal 19.4.2016
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Codice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.

Nuovo Codice Appalti
diapositive del Governo
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 112 del 15.4.2016 ha definitivamente approvato il nuovo codice appalti.
In attesa della pubblicazione in gazzetta Ufficiale il Governo pubblica sul proprio sito alcune slides riassuntive delle novità apportate…. vai alla lettura delle diapositive

adminCodice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.
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Nuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016

Valutazione Impatto Ambientale – Legge Regionale Veneta n. 4 del 18.2.2016 – 
La Regione riscrive la normativa sulla V.I.A.
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata sul BUR Veneto la nuova legge regionale veneta che riscrive e aggiorna la normativa VIA alla luce delle novità intervenute nel tempo. Abrogata la LRV 10/99, modificata la LRV  33/85, abrogati gli allegati A e B della LRV 33/85….
LRV 4/2016 VIA

adminNuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016
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Poteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016

ANAC Poteri: Legge n. 11/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ utile segnalare l’ambito dei poteri dell’Anac indicati proprio dalla Legge 11/2016; legge che prelude al riordino di tutta la normativa appalti.
La Legge ha attribuito Delega al Governo “per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti

adminPoteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016
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ANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016

Anac: Potere e Appalti;
Delibera Anac 157/2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E già da tempo che si segnala l’attività dell’ANAC oltre la legge  e si evidenzia il potere non ben legittimato di imporre in contrasto con la legge e con la Giurispurudenza.
Ultimo esempio si rinviene proprio nella Determina 157/2016 in materia di contratti pubblici; settore quest’ultimo di particolare interesse per l’ANAC in quanto foriero di comportamenti corruttivi.
L’art. 3 della nuova deliberazione prevede l’acquisizione del PASSOE anche per l’impresa subappaltatrice, presuppone dunque l’obbligatorietà dell’indicazione del subappaltatore già nella fase dell’offerta da parte dell’impresa concorrente sprovvista della qualificazione in una o più categorie scorporabili (cioè, a fronte di un c.d.subappalto necessario o qualificante).
Vero è che l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la decisione 2.11.2015, n. 9 ha indicato che “l’indicazione del nome del subappaltatore non è obbligatoria all’atto dell’offerta, neanche nei casi in cui, ai fini dell’esecuzione delle lavorazioni relative a categorie scorporabili a qualificazione necessaria, risulta indispensabile il loro subappalto a un’impresa provvista delle relative qualificazioni”.
“La disposizione dell’ Anac  si pone in contrasto con il principio di diritto espresso dal Consiglio di Stato ai sensi dell’art. 99 del c.p.a. (“l’indicazione del nominativo del subappaltatore già in sede di presentazione dell’offerta non è obbligatoria”).
Sembra, dunque, illegittima la previsione contenuta nella deliberazione n. 157/2016 che fa obbligo all’impresa concorrente di acquisire ed inserire nella busta con la documentazione amministrativa il PASSOE relativo all’impresa subappaltatrice, in quanto ciò implica che il concorrente che intende subappaltare opere per le quali non possiede i requisiti di qualificazione debba necessariamente indicare – già al momento della partecipazione alla gara – la ditta subappaltatrice, inserendo la documentazione sulla qualificazione di quest’ultima nella banca dati di cui all’art. 62 bis del CAD, in tal modo attraendo – alla stregua dell’avvalimento – il rapporto tra concorrente e subappaltatore nella fase della gara, anziché in quella dell’esecuzione dell’appalto.
In buona sostanza, la posizione dell’Anac – che si sostanzia nell’obbligo di indicare il nominativo del subappaltatore all’atto dell’offerta- si risolve in una sorta di eterointegrazione di tutti i bandi, mediante quella che l’Adunanza Plenaria ha definito “l’inammissibile inserzione automatica nella lex specialis di un obbligo non previsto da alcuna disposizione normativa cogente pretermessa nell’avviso (da valersi quale unica condizione legittimante della sua eterointegrazione)(tratto da www.lexitalia.it, n. 3/2016 del 2.3.2016 Vito Antonio Bonanno)
Delibera Anac 157/2016

adminANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016
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Appalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006

Appalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006
Collegato ambientale L. 221/2015 in vigore dal 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 18 L. 221/2015 introduce l’art. 68-bis nel codice dei contratti pubblici relativo alla “Applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi”.
Il legislatore prevede che nei bandi di gara siano incluse alcune clausole contrattuali obbligatorie finalizzate al rispetto della sostenibilità ambientale. Obbliga le P.A. di contribuire al conseguimento dei relativi obiettivi ambientali, coerenti con gli obiettivi di riduzione dei gas che alterano il clima e relativi all’uso efficiente delle risorse attraverso l’inserimento, nella documentazione di gara pertinente, delle forniture ad esempio continua lettura articolo  L. 221.2015

adminAppalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006
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Risarcimento danno ambientale: nuovo art. 306bis Dlgs. 152/2006

Rifiuti – risarcimento danno ambientale art. 306 bis Dlgs. 152/2006
Collegato ambientale (L. 221/2015) vigente al 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 31 della L. 221/2015 ha inserito l’art. 306bis Dlgs. 152/2006 relativo alla (Determinazione delle misure per il risarcimento del danno ambientale e il ripristino ambientale dei siti di interesse nazionale).
Il legislatore si concentra sulla proposta transattiva tra il Ministero dell’ambiente ed il soggetto “obbligato” alle procedure di bonifica di sito di interesse nazionale. E’ una transazione a dire il vero un po’ particolare in quanto ancorata a una serie di requisiti obbligatori la cui valutazione da parte del Ministero può portare anche al rigetto della proposta. Nel caso il Ministero accetti la proposta si apre addirittura una Conferenza di Servizi che dovrebbe concludersi in 180 giorni. La conferenza dei servizi può anche modificare l’atto transattivo che viene poi sottoposto al soggetto . Se poi il soggetto  continua lettura articolo L. 221.2015

adminRisarcimento danno ambientale: nuovo art. 306bis Dlgs. 152/2006
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Ordinanze contingibili ed urgenti: modifiche all'art. 191 Dlgs. 152/2006

Ordinanze contingibili ed urgenti: modifiche all’art. 191 Dlgs. 152/2006
Collegato ambientale (L. 221/2015) vigente dal 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 44 della L. 221/2015 ha modificato l’art. 191 del d.lgs. n. 152 del 2006 – Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi – introducendo due importanti novità:

  • le ordinanze contingibili e urgenti non possono derogare alle disposizioni contenute nelle direttive dell’Unione europea;
  • è stata individuata in modo puntuale (60 giorni, in precedenza la norma faceva riferimento ad un congruo termine) la durata dell’inerzia della giunta regionale, nel predisporre le misure urgenti ….continua lettura articolo  L. 221.2015
adminOrdinanze contingibili ed urgenti: modifiche all'art. 191 Dlgs. 152/2006
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