Appalti – Principio di risultato

Appalti – Principio di risultato

Appalti – Principio di risultato

Nuovo Codice Appalti – Dlgs. n. 36/2023 – art. 1

A cura di Cinzia Silvestri– Studio Legale Ambiente


I nuovi principi del Codice Appalti, infondono speranza.

L’art. 1 del nuovo codice appalti si apre con il primo principio, non codificato nel precedente Codice (Dlgs. 50/2016): principio del risultato.

Importante comprendere subito che la violazione di tale principio è utile strumento di impugnazione dell’atto amministrativo, di contestazione, di doglianza. E’ come avere uno strumento in grado di riportare l’agire amministrativo nei binari del diritto.

Utile la lettura:

Articolo 1.
Principio del risultato.
1. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti perseguono il risultato dell’affidamento del contratto e della sua esecuzione con la massima tempestività̀ e il migliore rapporto possibile tra qualità̀ e prezzo, nel rispetto dei principi di legalità̀, trasparenza e concorrenza.
2. La concorrenza tra gli operatori economici è funzionale a conseguire il miglior risultato possibile nell’affidare ed eseguire i contratti. La trasparenza è funzionale alla massima semplicità̀ e celerità̀ nella corretta applicazione delle regole del codice e ne assicura la piena verificabilità̀.
3. Il principio del risultato costituisce attuazione, nel settore dei contratti pubblici, del principio del buon andamento e dei correlati principi di efficienza, efficacia ed economicità̀. Esso è perseguito nell’interesse della comunità e per il raggiungimento degli obiettivi dell’Unione europea.
4. Il principio del risultato costituisce criterio prioritario per l’esercizio del potere discrezionale e per l’individuazione della regola del caso concreto, nonché per:

a) valutare la responsabilità del personale che svolge funzioni amministrative o tecniche nelle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti;

b) attribuire gli incentivi secondo le modalità

Considerazioni:…. continua lettura articolo “principio risultato CAppalti art. 1”

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Cinzia SilvestriAppalti – Principio di risultato
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ANAC: chi applica le sanzioni?

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE: SANZIONI
DELIBERA 21 gennaio 2015
Individuazione dell’autorita’ amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni relative alla violazione di specifici
obblighi di trasparenza (art. 47 del decreto legislativo 33/2013).
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 5.2.2015 la Delibera ANAC che si occupa di individuare l’organo competente ad irrogare sanzioni amministrative previste dal Dlgs. 33/2013.
Il richiamo alla L. 689/81 ha posto dei problemi di adattamento alla peculiarità e novità del Dlgs. 33/2013; peculiarità che L’ ANAC tenta di risolvere in modo …altrettanto particolare.
Si rinvia alla lettura del provvedimento ….continua lettura ANAC 21.1.2015

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Corruzione/Anac: arrivano i controlli OIV

Corruzione e trasparenza/ANAC: arrivano i controlli dell’OIV

DELIBERA 3 dicembre 2014 n. 148 – ANAC
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


E' stata pubblicata in Gazzetta ufficiale del 8.1.2015 la delibera ANAC n. 148/2014 relativa alle
"Attestazioni   OIV,    o    strutture    con    funzioni    analoghe, sull'assolvimento degli
obblighi di pubblicazione per l'anno 2014  da parte delle pubbliche amministrazioni
e  attivita'  di vigilanza  e controllo dell'Autorita'.
L'organismo di Vigilanza coadiuvato dal Responsabile per la trasparenza
provvede a controllare il rispetto degli obblighi di pubblicazione e
trasparenza finalizzati alla lotta contro la corruzione; e ciò con
riferimento all'anno 2014.
Delibera ANAC 148

 

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P.A./Anticorruzione e obblighi di trasparenza: DPCM 22/2014

Dlgs. n. 33/2013 e obblighi di pubblicazione dati su sito internet
segnalazione a cura di Studio legale Ambiente


Con DPCM del 22 settembre 2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 14.11.2014 (leggi DPCM 22.9.2014) vengono definiti gli schemi e i requisiti minimi per la pubblicazione dei dati relativi alle entrar e alla spesa dei bilanci: così si esprime l’
Art. 1
Oggetto
1. Il presente decreto definisce gli schemi tipo e le modalita’ che
le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 11, comma 1, del decreto
legislativo 14 marzo 2013, n. 33, adottano per la pubblicazione sui
propri siti internet istituzionali dei dati relativi alle entrate e
alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell’indicatore di
tempestivita’ dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni,
specificando l’insieme minimo di dati di riferimento e gli schemi, il
formato e i tempi di pubblicazione sui predetti siti.

adminP.A./Anticorruzione e obblighi di trasparenza: DPCM 22/2014
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Vademecum per la P.A.: trasparenza dati

Vademecum per le P.A. sulla trasparenza ex Dlgs. 33/2012: delibera del Garante del 15.5.2014
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


 
Il Garante per l Protezione dei Dati personali ha emanato Delibera del 15.5.2014 (pubblicata in Gazzetta del 12.6.2014) che disciplina gli obblighi di trasparenza dettati dal Dlgs. 33/2012.
Un vero vademecum esplicativo di ogni adempimento.
Si rinvia alla lettura di parte dell’allegato della Delibera 15 maggio 2014

adminVademecum per la P.A.: trasparenza dati
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