Sottoprodotto: La vendita non esclude la natura di rifiuto

Sottoprodotto: la vendita non esclude la natura di rifiuto
Cassazione penale 5442/2017 – segatura, truciolati, scarti lavorazione del legno…..
Cassazione penale 15447/2015 – scarti di lavorazione odontoiatrica, protesi
 A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’interpretazione sulla natura di rifiuto è estensiva: nel dubbio e in mancanza d’ indicazioni certe il bene si presume rifiuto e deve essere gestito con le modalità indicate nel Dlgs. 152/2006 (a tutela dell’ambiente). Tuttavia la pratica e le esigenze degli operatori non vanno di pari passo con la “Legge” e tanto più con le decisioni della magistratura spesso lontane dalle esigenze quotidiane.
Non si può negare infatti … continua lettura articolo sottoprodotto

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Sistri e decreto "milleproroghe"

Sistri – rinvio al 31.12.2017 applicazione sanzioni
DL n. 244/2016 – pubblicato decreto “milleproroghe”
Segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 L’art. 12 del decreto milleproroghe (DL 30.12.2016 n. 244) riscrive l’art. 3bis e 9bis del DL 101/2013 con riferimento al Sistri.
In Gazzetta Ufficiale n.304 del 30-12-2016 è stato pubblicato il Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 recante “Proroga e definizione di termini” cd. Milleproroghe.
L’articolo 12, che riguarda le disposizioni in materia ambientale, rinvia l’applicazione delle sanzioni previste dal Sistri. Fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del nuovo concessionario (individuato dalla procedura ad evidenza pubblica indetta da Consip) e comunque non oltre il 31 dicembre 2017, continueranno ….continua lettura articolo 2017 sistri

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Rifiuti: riutilizzo materiale e onere della prova

Rifiuti: riutilizzo materiale – onere della prova
Il riutilizzo del materiale che esclude la natura di rifiuto deve essere provato – Cass. Pen., Sez. III, n. 38826/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Nadia Tosello


La pronuncia della Corte di Cassazione Penale in commento affronta la questione dell’onere della prova circa il riutilizzo del materiale calcareo derivante dal recupero di una cava; intendendo per riutilizzo il reimpiego da parte del produttore o di terzi di una sostanza o di un oggetto nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, secondo la definizione di cui all’art. 184 bis, comma 1, lettera b), del D. Lgs. n. 152/2006.
In particolare, agli imputati era stata contestata la violazione continua lettura articolo – riutilizzo-prova

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Illeciti ambientali dei dipendenti: responsabilità

Responsabilità del titolare impresa per fatti dei dipendenti per reati ambientali
Cass. Pen., n. 49591/2015
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’individuazione del responsabile nel caso di illeciti ambientali non è sempre agevole.
La sentenza della Cassazione penale n. 49591/2015 affronta il caso relativo alla contestazione dell’art. 256 Dlgs. 152/2006 in capo al titolare d’impresa per la gestione senza autorizzazione di attività di cava, recupero dei materiali di cava e successivo riempimento della stessa.
All’atto dell’accertamento della Polizia giudiziaria venivano trovati sul luogo proprio i dipendenti della società che avevano materialmente commesso il fatto. Tuttavia veniva imputato il legale rappresentante della società.
La Corte ribadiva infatti il principio già espresso con la sentenza n. 27853/2015 (su questo sito) che continua lettura articolo Cass. n. 49591.2015

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Prodotti da fumo, mozziconi, fazzoletti di carta… – Modifiche al Dlgs. 152/2006

Prodotti da fumo, mozziconi, fazzoletti di carta, gomme da masticare, scontrini – Modifiche al Dlgs. 152/2006
Oneri del Comune. Rifiuti di piccolissime dimensioni – artt. 232bis, 232ter, 255 1bis Dlgs. 152/2006.
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 40 della legge sulla “Green Economy” (L. 221/2015) pubblicata in Gazzetta ufficiale del 18.1.2016 vigente dal 2.2.2016 strappa un sorriso.
Dopo l’art. 232 del Dlgs. 152/2006 – dedicato ai “rifiuti prodotti dalle navi e residui di carico e nell’ambito del titolo dedicato alla “gestione di particolari categorie di rifiuti” – il legislatore inserisce due nuovi articoli:
1) l’art. 232bis dedicato ai rifiuti di prodotti da fumo che prevede che “i Comuni provvedono a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi…. continua lettura articolo..
 
 

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ANAS deve rimuovere i rifiuti abbandonati sulla strada?

ANAS: obbligo di rimuovere i rifiuti
Ordinanze TAR Napoli
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Nei rapporti tra pubbliche amministrazioni e l’ordine di rimuovere i rifiuti ex art. 192 Dlgs. 152/2006 si registrano alcune sentenze che attribuiscono responsabilità all’Ente gestore – ad esempio delle Strade (ANAS) –  altre sentenze  che invece ne escludono la responsabilità ribadendo la necessità della prova della colpa o dolo anche in capo alla amministrazione.
Ribadiscono la responsabilità  dell’ANAS ….. continua lettura articolo ANAS rimozione rifiuti

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Nuova classificazione rifiuti e SISTRI

Nuovo Elenco europeo rifiuti: Sistri e nota Confindustria
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’applicazione della nuova classificazione dei rifiuti ha provocato la pubblicazione di manuali, linee guida, note, approfondimenti in ogni settore.
Il sito www.sistri.it ha pubblicato documento (versione del 11.6.2015) per la nuova classificazione dei rifiuti in tema Sistri indicando le procedure da seguire per l’adattamento.
Di interesse anche la nota di aggiornamento pubblicata da Confindustria il 28 maggio 2015
leggi nota Confindustria
Vai al sito www.sistri.it

adminNuova classificazione rifiuti e SISTRI
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A.I.A.: Circolare Ministero Ambiente 17.6.2015

AIA: Nuovi chiarimenti del Ministero Ambiente
Circolare del Ministero Ambiente del 17.6.2015
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Ministero Ambiente raccoglie nella circolare del 17 giugno 2015 le perplessità ed i quesiti manifestati da più parti sull”applicazione del Dlgs. 46/2014 che ha riformato l’AIA.
La Circolare si aggiunge a quella del 27.10.2014 (leggi articolo su questo sito)
Molti gli argomenti “chiariti” dalla Circolare: scorie e ceneri, depuratori acque reflue…
Leggi Circolare Ministero Ambiente 

adminA.I.A.: Circolare Ministero Ambiente 17.6.2015
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Classificazione rifiuti: novità

Classificazione dei rifiuti: modifiche all’allegato D Parte IV Dlgs. 152/2006
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 
Il 18 febbraio 2015 è entrato in vigore il Decreto Legge 91/2014 (convertito con L. 116/2014) che ha modificato le premesse all’allegato D della parte IV del D.lgs. 152/06 in materia di classificazione di rifiuti prodotti dall’impresa.
L’imprenditore, produttore dei rifiuti, è responsabile della corretta attribuzione del codice CER del rifiuto che esce dalla propria attività.
Nell’allegato D, con l’ultima modifica, vengono indicate precise istruzioni per procedere alla classificazione dei rifiuti ed, in particolare, si legge che quando un rifiuto è pericoloso in assoluto (codici contrassegnati con l’asterisco come ad es. il 13.01.09*) non serve alcuna ulteriore indagine.
Se un rifiuto è un non pericoloso assoluto (cioè è riportato nell’elenco dei CER senza asterisco (*) e non ha alcun codice specchio come ad esempio il 12.01.13) non occorre altra specificazione. … continua lettura articolo classificazione rifiuti

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Sindaco e responsabilità in materia di rifiuti: tutela della salute pubblica

Sindaco e responsabilità in materia di rifiuti: tutela della salute pubblica
Delega di funzioni
Cass. pen. 7.10.2014 n. 41695
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza ha il merito di precisare la responsabilità del Sindaco rispetto alla dirigenza di settore e ad eventuali deleghe conferite.
La sentenza riassume e sintetizza la responsabilità del Sindaco in relazione alla sua funzione di paladino istituzionale alla tutela della salute Pubblica e dell’ambiente che non si spoglia della sua responsabilità neppure a fronte di apposita delega di funzioni.
L’indicazione del fatto sotteso alla sentenza non ha peculiare importanza perché quanto affermato in sentenza ha valore generale e prescinde dal caso esaminato relativo a fattispecie di abbandono di rifiuti ex art. 256 Dlgs, 152/2006….
Recita la sentenza:
“…in definitiva, la distinzione operata dall’art. 107 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali fra i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, demandati agli organi di governo, e i compiti di gestione attribuiti ai dirigenti, non esclude, in materia di rifiuti, il dovere di attivazione del sindaco allorchè gli siano note situazioni, non derivanti da contingenti ed occasionali emergenze tecnico-operative, che pongano in pericolo la salute delle… continua lettura articolo “sindaco e responsabilità
 

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MUD 2015: Linee Guida per la compilazione

MUD 2015; Linee guida per la compilazione 
segnalazione cura Cinzia Silvestri e Dario Giardi – Studio Legale Ambiente


Unioncamere ha trasmesso alle Associazioni imprenditoriali un documento che sintetizza le principali novità della dichiarazione Mud 2015 e le corrette modalità di compilazione dei campi delle varie schede.
In particolare per quanto riguarda la “Messa in riserva” e il “deposito preliminare” viene specificato che il rigo R13 va utilizzato esclusivamente per indicare:
a) la quantità complessiva di rifiuto che il dichiarante, nell’anno di riferimento, ha ricevuto e messo in riserva nell’unità locale per poi avviarla a operazioni di recupero in altri impianti,
b) la quantità complessiva di rifiuto che il dichiarante, nell’anno di riferimento, ha ricevuto e sottoposto, nel proprio impianto, a un’attività di recupero di materia classificata esclusivamente con R13.
Al contrario, la quantità di rifiuto che il dichiarante, nel corso dell’anno, ha avviato, presso il proprio impianto, prima a R13 e poi ad altre attività di recupero (da R1 a R12) dovrà essere inserita solo in corrispondenza dell’effettiva attività di recupero effettivamente svolta (da R1 a R12) e non nel rigo R13.
Il rigo D15 va utilizzato esclusivamente per indicare la quantità complessiva di rifiuto che il dichiarante, nell’anno di riferimento, ha ricevuto e messo in deposito preliminare presso il proprio impianto per poi avviarla ad operazioni di smaltimento in altri impianti.
Al contrario la quantità di rifiuto che il dichiarante, nel corso dell’anno, ha avviato, presso il proprio impianto, prima a D15 e poi ad altre attività di smaltimento (da D1 a D14) dovrà essere inserita solo in corrispondenza dell’effettiva attività di smaltimento effettivamente svolta (da D1 a D14) e non nel rigo D15.
In sostanza in R13 andrà solo indicato il quantitativo che il gestore ha ricevuto, messo in riserva/deposito preliminare ; non quello che il gestore ha ricevuto, preso in carico con R13 o D15 e poi recuperato/smaltito con altre voci.
Sulla comunicazione RAEE vengono fornite istruzioni che specificano come la scheda CR debba essere presentata dai gestori dei centri di raccolta organizzati da produttori o da sistemi collettivi (articolo 12 c.1 lettera b).
La scheda NON deve essere presentata con riferimento a:

  • Centri di raccolta istituiti dai Comuni nell’ambito della raccolta separata di RAEE. I Comuni infatti dichiarano i RAEE raccolti all’interno della Comunicazione Rifiuti Urbani.
  • Luoghi di deposito preliminare alla raccolta dei RAEE effettuato dai distributori presso i locali del proprio punto vendita o altro luogo di raggruppamento, per i quali non vi è obbligo di comunicazione MUD ai sensi dell’articolo 9 del DM 8 marzo 2010 n. 65.
  • Impianti di trattamento autorizzati alla gestione di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche che ricevono i RAEE e svolgono su di essi attività di recupero e smaltimento: tali impianti devono presentare la scheda TRA.

Si allega il testo integrale del documento MUD2015_modifiche_schede_istruzioni
 

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MUD 2015: modelli

MUD: modelli 2015 
Pubblicata in G.U. la modulistica 2015
 segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Dario Giardi e Cinzia Silvestri


 
E’ stato pubblicato,su  Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2014 n.299, il DPCM 17 dicembre 2014 con il quale viene approvata la nuova modulistica da utilizzare per la dichiarazione ambientale (Mud) che i soggetti interessati dovranno effettuare entro il prossimo 30 aprile 2015 con riferimento ai rifiuti gestiti nel corso del 2014.
La nuova modulistica, da utilizzare ai fini dell’annuale dichiarazione, ai sensi della legge 70/1994. Il modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) e le relative istruzioni sostituiscono integralmente quelli approvati con Dpcm 12 dicembre 2013, “così da poter acquisire i dati relativi ai rifiuti da tutte le categorie di operatori, in attuazione della più recente normativa europea”.
Dal punto di vista dei soggetti obbligati e delle categorie dei materiali da dichiarare il nuovo Dpcm conferma quanto già previsto per la comunicazione dello scorso anno, limitandosi a recepire alcuni mutamenti normativi come l’avvicendarsi, in tema di «Raee», del nuovo dlgs 49/2014 e la sospensione della piena operatività del Sistri che ha interessato l’intero 2014.
Il decreto conferma innanzitutto le sei categorie di beni oggetto di comunicazione: «rifiuti», «veicoli fuori uso», «imballaggi», «Raee», «rifiuti urbani», «Aee».
La modulistica da compilare in relazione alla «comunicazione rifiuti» impone però di fornire alla p.a. maggiori informazioni rispetto a quelle richieste dal pregresso Dpcm 12 dicembre 2013 (relativo al «Mud» 2014), prevedendo una più articolata descrizione dello «stato fisico» dei rifiuti prodotti o gestiti (con la comparsa della nuova e aggiuntiva voce «vischioso e sciropposo») e una duplice declinazione dei quantitativi dei rifiuti ancora in giacenza presso l’azienda (da dichiarare separatamente in base alla destinazione finale: recupero o smaltimento).
Permane la «Scheda materiali» già prevista dal Dpcm 12 dicembre 2013 per dichiarare le eventuali quantità di «materiali secondari» generati ex articolo 184-ter del dlgs 152/2006, quali beni che hanno cessato di essere rifiuti all’esito delle procedure tecniche e burocratiche di recupero previste dalle regole sull’end of waste.
Vali a  MUD DPCM 2014 
 
 
 
 
 

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Corte Giustizia UE condanna Italia

Italia condannata dalla Corte di Giustizia UE sentenza C-196/2013
a cura di Studio Legale Ambiente


La Corte di Giustizia UE ha condannato l’Italia,  a pagare circa 42milioni di euro, per la violazione della direttiva Europea Rifiuti ovvero per non aver ottemperato alla sentenza della Corte del 2007.
La violazione riguarda l’omesso impegno dell’ITALIA alla soluzione del problema delle discariche.
Si allega breve comunicato stampa della Corte di Giustizia
Comunicato stampa UE

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Sistri e DM 24.4.2014: quesito

Le imprese non obbligate ad iscriversi a SISTRI, a seguito dell’emanazione del DM 24.04.2014, sono tenute alla cancellazione via Web ed alla restituzione della chiavetta USB. Il pagamento del tributo SISTRI per l’anno 2014 è dovuto?
a cura di Dario Giardi e Cinzia Silvestri – Studio legale Ambiente


Quesito:
Le imprese non obbligate ad iscriversi a SISTRI, a seguito dell’emanazione del DM 24.04.2014, sono tenute alla cancellazione via Web ed alla restituzione della chiavetta USB. Il pagamento del tributo SISTRI per l’anno 2014 è dovuto? oppure non è dovuto se la cancellazione/registrazione è stata fatta entro un certo termine? qual è questo termine, se esiste?
Risposta
Le imprese non più tenute ad aderire al Sistri e che non intendono avvalersene in via volontaria, a norma del Decreto ministeriale 24 aprile 2014, devono seguire la procedura telematica implementata all’interno dell’applicazione “GESTIONE AZIENDA” del portale Sistri che permette, tra l’altro, anche la cancellazione dell’azienda.
Per tali soggetti, conseguentemente, non è più previsto il pagamento del contributo annuale (a prescindere dalla data con cui si effettua la cancellazione) che per i soggetti rimasti obbligati doveva essere effettuato, per il 2014, entro il 30 giugno.
Lo specifica un comunicato a firma del direttore generale del Ministero dell’Ambiente pubblicato il 25 giugno u.s., sul sito www.sistri.it. Nel comunicato si specifica, inoltre, che tale criterio si intende valido anche se a tale data la procedura di cancellazione dell’iscrizione non è stata avviata o non è conclusa. Lo stesso comunicato rimanda a una successiva comunicazione, la definizione e la formalizzazione di procedure e modalità semplificate, sentite le Associazioni di categoria, per la cancellazione dal Sistri dei soggetti iscritti che non sono più tenuti ad aderire al sistema, nonché per la restituzione dei dispositivi USB e Black box. Ad oggi tale comunicazione non è stata formalizzata.
Viene specificato che, comunque, resta fermo l’obbligo e la responsabilità della corretta conservazione dei dispositivi a carico degli utenti ai quali detti dispositivi sono stati consegnati in comodato d’uso.
Non esiste un termine definito dalla normativa per la cancellazione. Il consiglio è però di effettuarla prima che entrino in operatività del pesanti sanzioni previste a partire dal 1 gennaio 2015.

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"Inceneritori" a pieno carico: DL. n. 133/2014

Inceneritori/carico termico/R1: DL n. 133/2014 art. 35
I rifiuti possono viaggiare
A cura di Cinzia Silvestri– Studio Legale Ambiente


Il Governo apre agli “impianti di termotrattamento”con l’art. 35 DL 133/2014 (chiamati impropriamente ma volutamente nell’articolo che segue “inceneritori”).
La finalità è di evitare le discariche e incentivare la raccolta differenziata ed il riciclaggio.
Gli impianti di termotrattamento  assurgono a “insediamenti strategici di preminente interesse nazionale ai   fini   della   tutela   della   salute   e dell’ambiente”.
(continua lettura articolo …inceneritori DL 133.2014)

admin"Inceneritori" a pieno carico: DL. n. 133/2014
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Terre e rocce/materiale da riporto: DL n. 133/2014

Terre e rocce da scavo e materiali da riporto: D.L. n. 133/2014 art. 8
Il Governo “nulla dice ma promette”
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
Il Governo dedica l’art. 8 del DL 133/2014 alla complicata questione della gestione delle terre e rocce da scavo.
L’articolo 8 nulla dice ma promette un intervento di riordino della materia entro il febbraio 2015 “al fine di rendere più agevole la realizzazione degli interventi che comportano la gestione delle terre… continua lettura articolo  DL 133.2014 terre e rocce

adminTerre e rocce/materiale da riporto: DL n. 133/2014
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Albo Gestori Ambientali: Nuovo Regolamento e Delibere

Albo gestori Ambientali – Nuovo Regolamento e Delibere segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, il 3 settembre 2014 ha pubblicato 4 delibere  che definiscono la modulistica da utilizzare per le iscrizioni “ordinarie”, le comunicazioni “semplificate” e le variazioni della dotazione dei veicoli, rendendo operative le disposizioni contenute nel nuovo Regolamento entrato in vigore il 7 settembre 2014.
I modelli approvati attuano, in particolare, le novità introdotte dal nuovo regolamento per quanto riguarda le categorie di iscrizione, i requisiti soggettivi, il responsabile tecnico, l’informatizzazione delle procedure (anche per quanto riguarda la fruibilità dei dati), l’aggiornamento delle procedure amministrative (domande di iscrizione, variazione, rinnovi e ricorsi).
La modulistica per l’iscrizione nelle categorie numero 1 (trasporto rifiuti urbani), 4 (trasporto rifiuti speciali non pericolosi), 5 (trasporto rifiuti speciali pericolosi), 8 (intermediazione e commercio senza detenzione), 9 (bonifica siti) e 10 (bonifica beni contenenti amianto), è contenuta nella deliberazione 2/2014.
L’autocertificazione per il rinnovo delle stesse categorie nella deliberazione 4/2014.
La deliberazione 3/2014 reca la modulistica per le comunicazioni per l’iscrizione (e il rinnovo) in procedura semplificata, possibile per le aziende speciali, i consorzi di comuni e le società di gestione che gestiscono rifiuti urbani, i produttori di rifiuti che trasportano i propri rifiuti (se pericolosi, nei limiti dei 30 kg/lt al giorno) e le imprese che trasportano Raee ai sensi del Dm 65/2010. La deliberazione 5/2014, infine, contiene il modello da utilizzare nel caso di variazioni dell’iscrizione all’Albo della dotazione dei veicoli.
 

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Regione e abbandono rifiuti: responsabilità

La Regione risponde dell’illecito abbandono rifiuti da parte di terzi (2)
Consiglio di Stato n. 3786/2014
Segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza n. 3786/2014 del Consiglio di Stato ribadisce quanto già espresso dalla sentenza del CDS n. 2977/2014 (già evidenziata in questo sito).
Anche nel caso in questione si tratta di ordinanza Sindacale ex art. 192 Dlgs. 152/2006 diretta, questa volta, alla Regione Campania per far rimuovere e smaltire i rifiuti (vera discarica abusiva) accumulati al disotto della strada regionale sopraelevata, area di proprieta Regionale.
Il CDS evidenzia ancora la maggiore responsabilità degli enti pubblici al rispetto della normativa ambientale e al dovere di attivazione e cura del bene pubblico che non trova esimente neppure nella difficoltà economica della Regione e nella impossibilità di affrontare misure adeguate.
La sentenza del Consiglio di Stato verifica….continua lettura articolo Regione 192 Dlgs. 152.2006 

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Sistri: il punto alla luce della L. n. 116/2014

Sistri: il punto alla luce dell’art. 14 L. 116/2014
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


La legge 27 febbraio 2014, n. 15 (pubblicata sulla GU del 28 febbraio e in vigore dal 1° marzo 2014) di conversione del Dl 150/2013 (cd. “Milleproroghe”) ha confermato l’operatività del Sistri, stabilendo solo un ulteriore allungamento (fino al 31 dicembre 2014) del cd. “doppio binario”, ossia del periodo transitorio durante il quale i soggetti obbligati ad utilizzare il nuovo sistema di controllo dei rifiuti devono al contempo osservare anche le prescrizioni relative al tradizionale tracciamento degli stessi (registri e formulario di trasporto), godendo parallelamente di una sospensione delle (sole) sanzioni relative al Sistri che partiranno dal 1 gennaio 2015.
Il panorama dei soggetti obbligati ad aderire al Sistri …continua lettura articolo – Sistri L. 116.2014
Leggi anche articolo – sistri sanzioni: quando entrano in vigore?

adminSistri: il punto alla luce della L. n. 116/2014
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Paglia, sfalci e potature: novità L. n. 116/2014

Paglia sfalci e potature: novità ex art. 182 comma 6bis: L. 116/2014 art. 14
Abbruciamento e Combustione – art. 256bis Dlgs. 152/2006
Segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il Legislatore (L. n. 116/2014 art. 14) inserisce il comma 6bis all’art. 182 (smaltimento dei rifiuti).
Il nuovo comma 6bis dell’art. 182 dialoga con
1)    l’art. 185 comma 1 lett. f) e
2)    con la sanzione ex l’art. 256bis Dlgs. 152/2006 (vigente dal 21.8.2014)
La norma esclude dal concetto di “gestione dei rifiuti” i vegetali di cui all’art. 185 comma 1 lett. F) ovvero “….paglia sfalci e potature …… continua lettura articolo 
Leggi anche articolo  SFALCI E POTATURE: COMBUSTIONE CONSENTITA 

adminPaglia, sfalci e potature: novità L. n. 116/2014
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art. 216 Dlgs. 152/2006: procedure semplificate e cessazione qualifica rifiuto

Art. 216 Dlgs. 152/2006 riformato – procedure semplificate e cessazione qualifica rifiuto
Novità ambientali: L. n. 116/2014 di conversione del DL n. 91/2014
Segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La legge n. 116/2014 ha inserito i commi 8 quater, quinquies, sexies e septies all’art. 216 Dlgs. 152/2006.
Il legislatore torna a parlare dei rifiuti “cessati” (End of waste) ovvero di quei rifiuti che cessano di essere tali attraverso un’ operazione di recupero latamente intesa.
Ritorna il richiamo esplicito all’art. 184ter Dlgs. 152/2006.
COMMA 8 QUATER – procedura semplificata Il legislatore riserva alle attività disciplinate dai regolamenti che fissano i criteri dell’End of Waste la procedura semplificata ex art. 214 e 216 Dlgs. 152/2006. Ad oggi, come  …...continua lettura articolo 

adminart. 216 Dlgs. 152/2006: procedure semplificate e cessazione qualifica rifiuto
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Recuperi, Sottofondi, Rilevati: semplificazione

Recuperi, rilevati e sottofondi: semplificazione
L. n. 116/2914 (DL n. 71/2014) – recuperi ambientali, rilevati e sottofondi – Materie prime secondarie/End of Waste – semplificazioni
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La L. n. 116/2014 inserisce all’art. 13 apposita norma dedicata ai recuperi ambientali.
L’articolo si apre con il richiamo all’art. 5 comma 1 lett. c) del DL 43/2013 convertito: richiamo improprio in quanto la lettera c) richiamata, e pertinente, è indicata al punto 2ter dell’art. 5 DL 43/2013.
L’inciso inserito nell’art. 5 (DL 43/2014) dedicato all’Expo 2015, è riprodotto testualmente nel comma 4ter, con ciò  ….continua lettura articolo 

adminRecuperi, Sottofondi, Rilevati: semplificazione
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Bonifiche: novità dalla Legge n. 116/2014

Novità ambientali: Pubblicata L. n. 116/2014 di conversione del DL n. 91/2014
Procedure semplificate per le operazioni di bonifica – Art. 242-bis Dlgs. 152/2006
Segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 20 agosto 2014 la Legge di conversione n. 116/2014 del Decreto legge n. 91/2014.
La Legge – che ha ampiamente modificato il Decreto legge – contiene molte novità in materia ambientale e incide, con rilevanti interventi, sul Dlgs. n. 152/2006.


L’ Art. 13 della L. 116/2014 inserisce l’art. 242 bis nel Dlgs. 152/2006 e prevede – Procedure semplificate per operazioni di bonifica e di messa in sicurezza; procedura semplificata che si contrappone alla procedura prevista dagli artt. 242 o 252 Dlgs. 152/2006.
La procedura semplificata
1) è dedicata all’operatore interessato ad …..  continua lettura dell’articolo 

adminBonifiche: novità dalla Legge n. 116/2014
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DL n. 91/2014: Disposizioni urgenti in materia ambientale

DL 91/2014: Disposizioni urgenti in materia ambientale

Segnalazione a cura di  Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri  – Dario Giardi


In Gazzetta ufficiale del 24 giugno 2014 n.144 , è stato pubblicato il decreto legge 24 giugno 2014 n.91 recante “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea.”

Il testo del DL impone importanti modifiche al Dlgs. 152/2006 che vanno singolarmente affrontate.
Queste le principali disposizioni…. (continua lettura e vai all’articolo DL. 91/2014)
 

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